Mentre in Inghilterra la Premier League indaga sul Manchester City, in Spagna monta lo scandalo del Barcellona. Il club spagnolo ha pagato milioni all’agenzia di comunicazione dell’ex vicepresidente degli arbitri spagnolo, José Maria Enriquez Negreira, eppure per la giustizia spagnola il caso è prescritto. Parliamo di 1,4 milioni di euro pagati a titolo di consulenze, tra il 2016 e il 2018, alla società denominata Dasnil 95 Sl. Non è solo una questione di opportunità, perché alla base c’è una situazione che è andata inesorabilmente peggiorando anche per via di una gestione economico-finanziaria che in altri casi, come riportato dal quotidiano Domani, avrebbe portato alla bancarotta in tempi brevi. La sola attenuante per il Barcellona è che non è l’unico club ad attraversare fasi difficili, come la Juventus e il Manchester City.
Tornando ai blaugrana, quella somma è stata versata per due tipi di consulenze prestate tramite produzione di audiovisivi: una per le informazioni sui calciatori delle categorie inferiori del calcio spagnolo, un’altra sui materiali didattici dell’arbitraggio. Passi per quest’ultimo materiale, risulta strano che per scovare calciatori spagnoli di categorie inferiori un club come il Barcellona, che ha un apparato di scouting, deve riconoscere ad un’altra società specializzata in audovisivi un compenso. Peraltro, stando a quanto riportato da Ok Diario, il 90% del fatturato della società Dasnil 95 viene proprio dai pagamenti del Barcellona.
DALLO SCANDALO BARCELLONA AL CASO MANCHESTER CITY
A conferma del fatto che i ricavi di Dasnil 95 erano legati ai pagamenti del Barcellona, sul sito Empresite è riportato che dal 2018 al 2019 ci fu un crollo. Non a caso nel 2019 Enriquez Negreira inviò un fax minaccioso al Barcellona, pubblicato da El Mundo, in cui riferiva che sarebbero venute fuori «tutte le irregolarità» se il club catalano non avesse ripreso con i pagamenti. Resta il fatto che per i regolamenti sportivi il Barcellona non va punito: il flusso di denaro si è fermato nel 2018, quindi sono passati tre anni di prescrizione previsti dalla Lega. Discorso diverso in Premier League, che non si è fatta scrupoli ad aprire un’indagine sul Manchester City, da cui sono emerse diverse violazioni delle regole di gestione anticipate da Football Leaks. Di fatto, è emerso un sistema di finanziamento che avveniva tramite sponsorizzazione da parte di agenzie governative degli Emirati Arabi Uniti, ma in realtà costituito da soldi della proprietà. Una commissione indipendente valuterà la situazione e se il Manchester City va sanzionato.