Vladimir Luxuria, al quotidiano “Libero”, ha dichiarato che il presidente del Senato, Ignazio La Russa, “non è omofobo”. Un’affermazione che giunge dopo quanto dichiarato dal politico a “Belve”, il programma di Rai Due di Francesca Fagnani, durante il quale ha detto che, se un figlio gli dicesse di essere gay, accetterebbe la notizia “con dispiacere”, perché “è come se fosse milanista” (La Russa tifa Inter, ndr). Luxuria ha voluto però spezzare una lancia in favore di Ignazio La Russa, raccontando una storia che l’ha visto protagonista nel 200, quando lei era deputata.
Fra le numerose lettere ricevute, “ce ne fu una che mi colpì molto, di una ragazza trans. Si era trasferita dalla Sicilia al Nord, perché il papà e il fratello avevano preso molto male la sua intenzione di iniziare la transizione. Parliamo di un contesto un po’ difficile, in una famiglia con precedenti penali. La mamma, invece, l’aveva accettata. Nonostante questo, andar via era stata di fatto una scelta obbligata. Alla madre, un brutto giorno, venne diagnosticato un brutto male. Lo tenne nascosto finché può al figlio, diventato figlia, ma, quando ormai non le restava molto da vivere, le disse tutto. Lei, ovviamente, voleva tornare a casa, ma il padre e il fratello furono inflessibili, le intimarono di non provarci nemmeno”.
VLADIMIR LUXURIA E L’ANEDDOTO SU IGNAZIO LA RUSSA
A quel punto, si legge su “Libero”, Vladimir Luxuria fece una piccola indagine sul paese siciliano da cui proveniva la ragazza e scoprì che il sindaco era un amico, quasi un allievo politico, di Ignazio La Russa. Perciò, domandò a quest’ultimo un appuntamento e gli chiese aiuto: “Gli raccontai tutta la storia e lo vidi sinceramente scosso dalla vicenda. Chiamò il sindaco. Quest’ultimo fece in modo che quella ragazza potesse tornare a casa in sicurezza, il tutto monitorato dalle forze dell’ordine. Ma fece anche un’altra cosa, il sindaco: parlò con il padre e con il fratello, e fu talmente incisivo che quel ritorno a casa si trasformò, per quella ragazza trans, anche nell’occasione per riconciliarsi con i due. La accettarono”.
Vladimir Luxuria ha quindi sottolineato che l’intervento di Ignazio La Russa fu realmente decisivo: “Ci sono le battaglie politiche sulle leggi, ma poi ci sono i gesti di solidarietà per le persone. E, oltre a tutto questo ricordo che lui ha sempre avuto molto rispetto nei miei confronti”.