Nell’ultimo periodo uno dei temi più discussi negli ambienti della cronaca riguarda tutto ciò che è successo attorno all’edizione 2023 del festival di Sanremo. Molti spettatori, infatti, avrebbero lamentato poca trasparenza in alcuni passaggi, soprattutto riguardanti alcuni accordi o contratti segreti stipulati con Chiara Ferragni. In particolare, alcune fonti hanno parlato di una troupe di Amazon Prime Video che seguiva l’influencer e il marito, Fedez, nei backstage dell’Ariston per raccogliere testimonianze utili alla seconda stagione di The Ferragnez, che però non è ancora stata annunciata ufficialmente. Inoltre, su Sanremo si sarebbe creato anche un caso attorno all’uso di Instagram e a violazioni da parte di Blanco e Rosa Chemical.
La Rai risponde alle polemiche su Chiara Ferragni
La sola figura di Chiara Ferragni, insomma, avrebbe creato un vero e proprio caso mediatico attorno al festival di Sanremo 2023. Sul caso, infatti, si sarebbe mossa anche l’Agcom, ovvero il Garante delle Comunicazioni, che starebbe pensando si aprire un’istruttoria proprio sull’uso di Instagram sul palco, e altre due contro Blanco e Rosa Chemical, accusati di vandalismo e atti osceni in pubblico per le rose e per il bacio con Fedez.
Forse per placare un po’ le polemiche, o forse per correre ai ripari, la Rai si sarebbe esposta commentando la questione Chiara Ferragni ed Amazon. Con una nota, citata da diversi media italiani, l’azienda ha precisato che “In merito a notizie apparse in questi ultimi giorni su organi di stampa, si fa presente dunque che la troupe di Banijay impegnata a seguire Chiara Ferragni per la serie ‘The Ferragnez 2‘ è stata presente all’interno del teatro Ariston di Sanremo durante le prove della conduttrice sul palco (nei giorni 2,3 e 5 febbraio) e invece nel corso delle dirette (nei giorni 7 e 11 febbraio) è sempre stata posizionata fuori dal camerino di Chiara Ferragni senza mai sostare nel backstage del teatro. Anche le immagini girate dalla troupe di Banijay per il documentario ‘The Ferragnez 2’ troveranno pertanto valorizzazione commerciale attraverso RaiCom. Le ricostruzioni giornalistiche in questione sono quindi prive di ogni fondamento”.