Nicolai Lilin, scrittore moldavo, è stato in collegamento stamane con il programma di Canale 5, Mattino Cinque, ad un anno esatto dallo scoppio della guerra in Ucraina, l’invasione russa partita esattamente il 24 febbraio del 2022: “L’occidente in generale ha sbagliato, perchè noi ragioniamo dal nostro punto di vista e non vogliamo sentire quello che avviene nella testa degli altri anzi, forse mettiamo nella testa degli altri vogliamo sentirci. Io ho sempre detto che gli analisti russi scrivevano durante tutto il 2021 che la Russia si stava preparando per una guerra che durerà fino al 2035. Quel tentativo di accerchiare Kiev subito dopo lo scoppio del conflitto è stato un tentativo per costringere Ucraina a mattersi per un’ultima volta al tavolo dei negoziati, era un ultimatum, un modo di dire ‘Noi siamo qui se non troviamo un accordo andiamo avanti'”.
Nicolai Lilin è originario della Transnistria, una zona della Moldavia che rischia di divenire il prossimo scenario di guerra dopo che nelle scorse ore Putin ha annunciato una caduta degli accordi: “Ci sarà una guerra anche lì se non ci fermiamo adesso perchè ultimamente il ministero di difesa ucraina ha rilanciato dichiarazioni preoccupanti, dicendo che sono in grado di conquistare la Transnistria in 3 giorni, ci sono già raggruppamenti attorno al loro territorio”.
NICOLAI LILIN: “ECCO CHI COMBATTERA’ IN TRANSNISTRIA”
“In quella zona c’è uno dei più grandi depositi di armi e armamenti – ha continuato Nicolai Lilin – per chi combatteranno? Come nel 1992 combatteranno per le loro case. La Russia non è vicina: da una parte c’è l’Ucraina e dall’altra c’è Moldavia. I moldavi non sono felici di questa guerra e chi combatterà saranno i mercenari come già fatto negli anni ’90, oltre ovviamente ai transnistriani che difenderanno il loro territorio”. Secondo lo scrittore Nicolai Lilin quindi lo scenario appare tutt’altro che positivo e c’è il rischio che il conflitto si allarghi ulteriormente oltre ad andare avanti per più di 10 anni.