Vittorio Sgarbi ricorda Maurizio Costanzo
Lo speciale di Matrix su Canale 5 dedicato a Maurizio Costanzo ricorda il giornalista e conduttore attraverso gli occhi di persone che lo hanno ben conosciuto. Uno di questi è Vittorio Sgarbi, che racconta: “Per me Costanzo è stato come un padre, quindi mi dava piacere dargli soddisfazione. Abbiamo fatto tante avventure insieme. Lui non aveva vita privata, noi eravamo la sua famiglia. Lui non può morire perché in realtà è vissuto per noi: noi eravamo la sua felicità, il suo trionfo. Da Costanzo si esisteva.”
Sgarbi fa anche cenno all’ultima moglie e compagna di Maurizio Costanzo: “Maria De Filippi è la sua grande erede: lui era un giornalista, lei invece ha abbracciato il mondo.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
Veronica Pivetti: “Maurizio Costanzo era dinamico”
Veronica Pivetti, ospite di “Oggi è un altro giorno”, ricorda Maurizio Costanzo: “A lui piaceva tantissimo ‘Provaci ancora prof’. Fino a pochi mesi fa mi ha detto ‘Ma perché non lo rifate?’. Io l’ho conosciuto al Maurizio Costanzo Show, poi sono andato a ’S’è fatta notte’. L’ultima volta eravamo io e Massimo Gramellini. Era una persona dinamica, continuamente pensava, era in fermento. Aveva la grande dote di illuminare chi aveva vicino”. Secondo l’attrice, “Maurizio non era snob. Non lo era, in un mondo pieno di snob, che magari guardano la tv con distacco perché vorrebbero esserci. Lui era solo sicuro del luogo in cui stava, la televisione. Abbiamo da imparare. Non era per niente snob, lo snobismo è stupido”.
Maurizio Costanzo ricordato dai colleghi: “Era un papà”
Addio a Maurizio Costanzo. A “Oggi è un altro giorno”, colleghi e amici ricordano il grande giornalista con Serena Bortone. Massimo Ghini racconta: “Ero a inizio carriera e mi ero sposato da poco con Nancy Brilli, quindi eravamo spesso ospiti insieme. Ci legava l’amore per il teatro, la nostra storia al Sistina. Si parlava di teatro e di politica. Nelle interviste aveva spudoratezza intelligente. Lui era più cattivo, ogni volta che intervistava qualcuno, non accoglieva gente in maniera ruffiana, anzi, tirava fuori delle cose”.
Emozionante anche il ricordo di Vittorio Sgarbi: “Sono stato colpito dalla notizia mentre facevo un intervento dalla Merlino. Non è morto, vive nell’idea di una specie di caleidoscopio di incontri dei conduttori. Il talk show fa diventare la cronaca teatro e il teatro vita. Lui diffondeva la televisione come fosse un giornale e creava dei personaggi. Costanzo ha Porro, Del Debbio, Formigli… Ognuno di questi, emanano lui, la sua capacità di intendere questa complessità della realtà. Lui era politica, spettacolo, teatro… Quello che lui ha fatto non è stato emulato, è stato moltiplicato. Io lo sento come un padre che mi ha lasciato. Lo era perché mi ha aiutato”.
Bruno Vespa: “Ha portato in Italia i talk show americani”
Paolo Ruffini non dimentica anche l’impegno di Maurizio Costanzo nel sociale: “Ci teneva tantissimo che portassi la compagnia con la sindrome di Down in tv. Lui è sempre stato a favore della metabolizzazione della diversità da parte della società, anche in tempi in cui non era così diffuso. Credo che sia stato un precursore culturale e del linguaggio. Era un uomo che prevedeva, che andava avanti. Empatizzava con l’ospite in maniera eccezionale”.
Collegato con “Oggi è un altro giorno”, anche Bruno Vespa: “Siamo rimasti molto turbati, non ce lo aspettavamo, fino a ieri stava scrivendo. Mi dispiace molto, ci volevamo bene. Io gli ho sempre detto ‘Tu sei mio padre’ dal punto di vista televisivo perché aveva creato un nuovo modo di intrattenimento, portando in Italia i talk show americani”. Per Pino Strabioli, “Era una persona molto tenera. Un uomo tenero, aperto, mai giudicante, di una curiosità vitale e vera”. Alba Parietti lo ricorda come “Una delle persone più intelligenti che io abbia mai conosciuto. Una personalità istrionica. Io gli devo tutto. Mi ha dato la possibilità di crescere, era un grande scopritore di talenti. È una delle persone che immagini immortali”.