Franco Nero e il nuovo “L’uomo che disegnò Dio”
Franco Nero torna al cinema nel film “L’uomo che disegnò Dio” in uscita nelle sale cinematografiche dal 2 marzo. Quale occasione migliorare che accettare l’invito di Silvia Toffanin a Verissimo per presentare il nuovo film. Non solo, ad aprile sarà nelle sale anche con il film “L’esorcista del papa” accanto a Russell Crowe. Considerato una vera e propria leggenda del cinema italiano, Franco Nero è tra gli attori italiani più amati e richiesti all’estero. Il ritorno nelle sale con “L’uomo che disegnò Dio” l’ha raccontato così dalle pagine de cinematografo.it: “Eugenio Masciari aveva scritto questa storia molti anni fa ispirandosi a un cieco che riusciva a ritrarre le persone chiunque usando la plastilina. Me l’affidò, ma nessuno voleva produrlo. Però ci credevo tantissimo, quindi tre anni fa io e il mio sceneggiatore Lorenzo De Luca l’abbiamo ripreso in mano”.
Nel film l’attore presta il volto ad Emanuele, un artista non vedente: “la cecità mi ha sempre affascinato, i non vedenti hanno una sensibilità incredibile. Una volta, a Londra, ne vidi uno che si muoveva nel traffico come se ci vedesse davvero. Perciò ho voluto inserire il tema della televisione spazzatura: è spregevole approfittarsi delle disgrazie altrui”.
Franco Nero e l’amicizia con Clint Eastwood
Il nuovo film “L’uomo che disegnò Dio” è stato girato in piena pandemia da Covid come ha raccontato Franco Nero: “ci ho messo l’anima. Le riprese sono state durissime: abbiamo girato durante il Covid, d’estate, quando eravamo nel circo c’erano 47 gradi perché non doveva filtrare la luce del sole. Il circo è una mia grande passione sin da piccolo: facevo dei numeri perché ce n’era uno vicino casa, ne parlavo sempre con Fellini”. L’attore si è poi soffermato a parlare dell’amicizia che lo lega a Clint Eastwood: “sono amico di Clint, abbiamo la stessa mentalità. Io continuo a cercare dei personaggi che mi entusiasmino. Ho accettato di fare il pontefice in L’esorcista del papa, un film con Russell Crowe che uscirà in sala ad aprile, e Franco Nero. Mi avevano offerto un sacco di soldi per interpretare un anziano medico, ma non mi interessava assolutamente. Preferisco fare altro”.
Infine parlando proprio dell’ultimo film ha detto: “ci saranno dei difetti ma penso sia un buon film. Quando è stato proiettato a Torino, molti spettatori mi hanno ringraziato perché finalmente si torna a raccontare storie. È stato un vero tour de force, ma ci credevo tantissimo e volevo che trasmettesse messaggi e valori forti. Ci ho messo anima e corpo”.