Il bonus prima infanzia 2023 è un voucher che consiste in un contributo economico di circa 200 euro mensili rispetto alle famiglie con minori di età compresa tra 0 e 6 anni sarà possibile richiedere il contributo economico direttamente nell’ufficio preposto dal proprio comune di residenza, purché aderisca all’iniziativa.
Bonus prima infanzia 2023: chi può richiederlo
Bonus prima infanzia 2023 è un voucher che ha un valore massimo di 200 euro e che viene erogato dai comuni che aderiscono all’iniziativa direttamente alle famiglie richiedenti, purché abbiano minori da 0 a 6 anni.
Il Comune può erogare il contributo economico sotto forma di bonus spendibile per le spese indicate nel bando del proprio comune aderente, oppure sotto forma di rimborso delle spese già effettuate. In realtà bisognerebbe leggere attentamente il bando pubblicato dall’ente locale di appartenenza.
Solitamente il voucher può essere utilizzato per pagare le spese relative alle attività fisico motorie svolte in gravidanza oppure per la riduzione della retta dell’asilo nido in questo senso il bonus può essere anche cumulabile con il bonus asilo nido 2023.
Bonus prima infanzia 2023: come inoltrare la domanda
Come per moltissimi altri contributi economici erogati dallo Stato, per richiedere il bonus prima infanzia 2023 è necessario non superare il reddito ISEE indicato all’interno del bando del proprio Comune di residenza. Potranno accedere al contributo economico anche le famiglie italiane, comunitarie ed extracomunitarie regolarmente residenti in Italia. È necessario tuttavia procurarsi il modello ISEE per poter calcolare se si rispetta il reddito indicato all’interno del bando.
Quindi prima di inoltrare la domanda, è necessario recarsi presso un CAF abilitato e richiedere il documento utile per stabilire se si risponde perfettamente ai requisiti. Il bonus prima infanzia deve essere richiesto necessariamente presso il comune di residenza che avrà indicato nel bando, tutte le modalità di presentazione della domanda. Prima di comprendere se è possibile ottenere il contributo economico, quindi bisognerà rivolgersi al proprio ente locale e visualizzare se si tratta di un comune che ha deciso di aderire all’iniziativa e se il relativo bando è già attivo oppure è scaduto.