Marco Raduano, boss della mafia garganica, è evaso nel pomeriggio di venerdì 24 febbraio 2023 dal carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros, in provincia di Nuoro. La tecnica utilizzata, com’è noto, è quella che si vede anche nei film: il detenuto 39enne si è calato durante l’ora d’aria dalla sua cella servendosi di lenzuola annodate, per poi far perdere le sue tracce dopo essere passato sotto la recinzione metallica. Ma com’è possibile che nessuno si sia accorto in tempo reale della sua fuga, trattandosi di una struttura penitenziaria inclusa nel regime AS3, dunque di alta sicurezza? Perché non c’era nessuno a guardare i monitor che trasmettono in diretta le immagini riprese dalle telecamere.
Lo rivela il quotidiano “Il Messaggero” sull’edizione in edicola oggi, domenica 26 febbraio, spiegando che il personale “non è sufficiente a far fronte alle esigenze di una struttura così grande e con tanti ingressi da vigilare. Gli agenti delle sale regia iniziano il turno alle 8.20 e smontano alle 15.30″. Ergo, vi sono diciassette ore circa di “buio totale”, durante le quali non vi sono occhi umani che possano visionare minuto per minuto ciò che gli occhi elettronici immortalano.
BOSS MARCO RADUANO EVASO DAL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA: ECCO COME CI È RIUSCITO
Uno degli agenti di polizia penitenziaria della casa circondariale di Badu ‘e Carros, in forma anonima, ha commentato ai microfoni de “Il Messaggero”: “In alcune giornate siamo talmente pochi che le sale regia restano chiuse. Nel 1993 eravamo in 247 e manifestavamo per gli organici ridotti. Ora siamo 140 unità, di cui una ventina dislocate al servizio piantonamento (che prima era in carico ai carabinieri) e altri 70 negli uffici. Quindi, ad occuparci della sicurezza siamo rimasti una cinquantina suddivisi per 4 turni, da cui bisogna scomputare chi è in ferie o in malattia. I colleghi sono concentrati nei turni della mattina, quando invece le attività dei detenuti avvengono nel pomeriggio”. Così, Marco Raduano ha potuto usufruire di una “comoda” uscita di scena.
Naturalmente, continua la caccia all’uomo coordinata dalla Procura di Nuoro. L’assenza di Marco Raduano sarebbe stata accertata verso le 19, ma la sua fuga risalirebbe alle 17. Intanto, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria “ha dato mandato al provveditore regionale di svolgere con urgenza un’indagine interna al fine di appurare cause, circostanze e modalità dell’accaduto”.