Era ottobre 2022 quando Francesco Valdiserri venne investito da un’auto a Roma, morendo sul colpo. Oggi il papà, Luca Valdiserri, è stato ospite di Uno Mattina: “Francesco era un ragazzo che amava la musica ed era inoltre iscritto all’università al corso di cinema. Era un ragazzo come tanti altri, potremo dire sfortunato ma sarebbe riduttivo visto che quello che è successo è successo perchè chi era alla guida andava veloce ed aveva bevuto”. E ancora: “Non abbiamo mai pensato di trasformare Francesco in un simbolo della sicurezza stradale ma vogliamo che sia un simbolo della scelta giusta e la scelta giusta è che se hai bevuto non ti metti alla guida: bisogna tenere conto della propria vita e di quella degli altri”.
La procura ha chiesto il giudizio immediato per la 23enne alla guida dell’auto: “Il processo chiude un cerchio – dice ancora il papà di Francesco Valdiserri – la vita di chi rimane è fatta di piccoli cerchi, a cominciare dalla sepoltura, quindi il cambiamento della vita e ora il processo. Sarà un processo atipico visto che lui stava semplicemente camminando sul marciapiede. Speriamo comunque di dare un messaggio: la legge è importante ma serve la legge interna, altrimenti non ci sarà mai alcuna legge molto forte”.
FRANCESCO VALDISERRI, IL PAPA’ LUCA: “LA NOSTRA FAMIGLIA HA REAGITO COSI’…”
Come sta reagendo la famiglia di Francesco Valdiserri? “Daria (l’altra figlia ndr) ha un vantaggio che è quello dell’età, compirà 18 anni ad agosto ed ha una vita davanti. Cerca anche di stare fuori casa un po’ di più perchè la casa le ricorda Francesco sempre. Per noi è stato più difficile. La vita finisce o cambia in maniera drastica con la morte di un figlio. Ma al funerale, quando la band di mio figlio ha suonato una canzone per lui, mi è scattato qualcosa, ho pensato che potevamo fare anche noi qualcosa per gli altri”. Francesco Valdiserri ha concluso: “Credo che introdurre l’educazione stradale a scuola come materia obbligatoria sarebbe molto, tanto i ragazzi hanno patente, motorino o bicicletta”.