La vittoria del Napoli contro l’Empoli e il ko dell’Inter a Bologna valgono il +18 per gli azzurri, che vedono sempre più vicino lo scudetto. Non è più un sogno per la squadra di Spalletti, ma quasi una realtà, tanto che per qualcuno il campionato potrebbe già finire oggi. Gabriele Romagnoli, su Repubblica, ha avanzato quella che definisce “una modesta proposta”: “Finiamola qui. Scudetto al Napoli, classifica cristallizzata e tutti in vacanza. Nel baseball ma anche in altri sport, per lo più nella pratica americana, esiste la mercy rule o regola della misericordia. Se a un punto avanzato del confronto il vantaggio di un contendente è tale da essere giudicato irrecuperabile (ad esempio dieci punti nel settimo inning su nove) si proclama la fine anticipata”.
Secondo il giornalista, “Si sono usate anche le espressioni “manifesta superiorità” (o “inferiorità”, a seconda dei punti di vista), ma oggi questa terminologia è sconsigliata perché potrebbe essere ritenuta feroce, allusiva, scorretta. Eppure, i più vissuti di noi ricordano che perfino all’oratorio il vantaggio per 6 a 0 o 11 a 1 in una partita di ping pong determinava il “cappotto”. E amen. Il Napoli, allora?”.
Champions League e retrocessione…
Il Napoli, dopo 24 giornate, “Ha 18 punti di vantaggio a 14 partite dal termine. La vittoria matematica potrebbe raggiungerla tra fine aprile e inizio maggio. Se le squadre alle sue spalle continuassero con questo andamento lento, anche prima”. Dunque, secondo Gabriele Romagnoli, “Proviamo a immaginare che invece si dia lo stop adesso, o che esista una “regola misericordiosa” che lo stabilisca al raggiungimento (probabilmente vicino) di un +20. Che cosa succederebbe? È molto probabile che la classifica, nelle posizioni sensibili, non subisca variazioni”.
E cosa succederebbe con le posizioni per l’Europa e per la retrocessione? “Le altre tre qualificate per la Champions League siano le stesse della fine di questo turno. Idem per quelle di Europa e Conference League. Uguali le tre retrocesse. Capocannoniere: invariabilmente Victor Osimhen. E se anche così non fosse?”.