Annalisa Zecchetto, la donna che ha soccorso la 13enne aggredita con le forbici da due sue coetanee a Castelbelforte in provincia di Mantova, ha descritto in diretta su Rai Uno, ai microfoni di “Storie Italiane”, la scena che si è trovata di fronte. La donna ha esordito dicendo: “C’era la vittima a terra dietro una panchina, con una delle due ragazzine a cavalcioni su di lei che la pugnalava. Era in una pozza di sangue, la tragedia era quasi consumata. Mi chiedeva di aiutarla. Nonostante sia giunta io lì, le due coetanee non hanno smesso di fare ciò che stavano facendo. A un certo punto, ho tentato di dare un calcio per staccare la ragazzina dalla vittima”.
Una delle due giovani avrebbe asserito: “Meglio che andiamo”. La signora Zecchetto, tuttavia, ha riportato la frase di risposta che l’altra avrebbe pronunciato: “Se me la tieni ferma, io finisco l’opera”. La testimone ha aggiunto: “Vedendo la loro cattiveria e guardandole negli occhi, posso sottolineare che la loro intenzione era quella di uccidere la 13enne con le forbici. Non ho paura a dirlo. Ho pianto tanto, mi viene ancora da piangere. È stata una cosa terrificante da vedere”.
13ENNE AGGREDITA CON LE FORBICI. LA MAMMA: “HA ANSIE E PAURE, MA STA MEGLIO”
Nel corso dell’aggressione alla 13enne colpita con le forbici, Annalisa Zecchetto era sola: “Le due ragazze hanno lasciato le forbici alla fine della siepe, poi quella che ha pugnalato la vittima ha tentato di recuperarle. Io però ho cercato di acciuffarla e allora è scappata. Ho chiamato i soccorsi, ho guidato l’ambulanza facendola entrare dalla mia proprietà affinché potesse giungere meglio sul luogo dell’accaduto”.
La mamma della 13enne ferita con le forbici (ma anche con pugni e calci) a “Storie Italiane” ha affermato: “Mia figlia sta decisamente meglio, è riuscita a scendere dal letto, il dolore si sta attenuando e ha già chiamato qualche suo compagno. Però, lei si chiede ancora perché l’abbiano aggredita. Continua a rimuginarci su e questo le provoca uno stato d’angoscia importante. Ha ansie, paure, tensioni che dovremo fare andar via. I genitori di queste due giovani mi hanno mandato sms per chiedere come stesse nostra figlia. Credo che loro ora debbano affrontare tensioni decisamente più grandi”.