L’accordo UE tra Serbia e Kosovo
L’UE sembra essere sempre più intenzionata a trovare una risoluzione contro la storicamente tesa situazione tra Serbia e Kosovo. In queste ore, infatti, l’Alto rappresentante e ministro degli Affari esteri dell’Unione Europea Josep Borrell, ha annunciato un piano per la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi, che a suo dire sarebbe stato ben accolto da entrambe le parti, definendolo “una base nuove e sostenibile” su cui lavorare
“Il presidente della Serbia Aleksandar Vucic e il primo ministro del Kosovo Albin Kurti“, ha dichiarato l’Alto rappresentate UE, “hanno convenuto che non sono necessarie ulteriori discussioni”. La deadline è quella del 18 marzo, quando ci sarà un nuovo incontro tra i due leader al fine di definire le modalità di applicazione del piano, passaggio fondamentale ma anche particolarmente critico, e che potrebbe facilmente far tracollare le trattative. Sul campo ci sarebbe, dal lato della Serbia, il riconoscimento del Kosovo e il permesso, per quest’ultimo, di aderire all’UE e alla Nato (punto critico nella relazione tra i due paesi). Dall’altro, invece, c’è l’istituzione di una serie di comuni autonomi nei luoghi a prevalenza serba in Kosovo, ai quali garantire una sostanziale autogestione.
La Serbia accusa l’UE di coercizione
Insomma, se il piano dell’UE per la normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo venisse effettivamente accettato ed entrasse in vigore, sarebbe un importante passo avanti nelle relazioni tra i due paesi. Dal 2008, infatti, quando il Kosovo dichiarò l’indipendenza dalla Serbia è stato un crescendo di tensioni, al punto che il governo serbo non ha mai riconosciuto il paese come indipendente, opponendosi ad ogni sua richiesta di adesione alle alleanze mondiali.
A proposito dell’accordo tra Serbia e Kosovo proposto dall’UE, il presidente Kurti avrebbe espresso la sua piena fiducia ed approvazione, pur sostenendo che sia necessario procedere con cautela, soprattutto in vista del piano di attuazione. Borrell stesso, che ha proposto il piano, ha ricordato la lunga storia di insuccessi per i piani di normalizzazione dei rapporti tra i paesi in passato. Infine, in merito al piano proposto dall’UE per Serbia e Kosovo, particolarmente aspro è stato il commento di Vuvic: “Hanno detto: dovete accettare questo piano, altrimenti dovrete affrontare l’interruzione del processo di adesione all’Europa, l’interruzione e il ritiro degli investimenti e una serie di misure economiche e politiche che danneggeranno molto la Repubblica di Serbia”.