Novità nel caso di Silvia Cipriani, l’ex postina 77enne di Rieti scomparsa dalla sua abitazione di Cerchiara in circostanze misteriose e non ancora chiarite. Le condizioni dei resti dell’anziana, ritrovati in località Scrocco vicino all’auto il 28 settembre scorso, avrebbero reso difficilissimo l’inquadramento delle cause della morte, e a tutt’oggi non risultano risolti tutti i punti oscuri, anzitutto la dinamica della sparizione della donna. Nel giallo adesso si fa strada l’ipotesi dell’archiviazione: la Procura avrebbe disposto il dissequestro delle proprietà di Silvia Cipriani e del nipote, Valerio Cipriani, unico indagato nell’ambito dell’inchiesta.
L’uomo, iscritto come atto dovuto per consentire tutti gli accertamenti, ha espresso più volte il suo dolore per la scomparsa della zia e continua a chiedersi chi potrebbe averle fatto del male. Il rischio è che il mistero resti tale e che nessuno, se fosse confermato lo scenario di un delitto, paghi per le eventuali responsabilità nella storia di Silvia Cipriani. Forse non si saprà mai come sia arrivata in quell’area impervia in cui la sua macchina fu rinvenuta, e la sensazione è che gli inquirenti non abbiano trovato elementi utili a rintracciare il profilo di un omicidio. Valerio Cipriani è tornato a parlare ai microfoni della trasmissione La vita in diretta.
Il dolore del nipote di Silvia Cipriani: “Non ho potuto tener fede alla promessa fatta a mio padre”
È un dolore composto e sommesso quello che, da mesi, attraversa lo sguardo velato di lacrime di Valerio Cipriani, il nipote di Silvia Cipriani scomparsa a Cerchiara (Rieti) in circostanze mai chiarite. Un mistero forse destinato a restare tale alla luce della recente ipotesi di archiviazione, emersa all’esito della decisione della Procura sul via libera al dissequestro delle case dell’anziana e dell’uomo, ancora oggi preda di pesanti interrogativi sulla vicenda.
Valerio Cipriani non sa ancora come sia sparita la zia con cui è cresciuto, e ha parlato a La vita in diretta ricalcando, ancora una volta, i suoi sentimenti davanti alla tragedia che ha colpito la sua famiglia. “Io speravo di ritrovare la macchina con zia viva, ovviamente i giorni passavano, le settimane, un mese, e abbiamo capito che non era più possibile. Nel primo momento ho pensato a un incidente, a questo punto non mi sento di escludere più nulla. L’unica che penso e di cui mi dispiaccio profondamente è che comunque, in un verso o nell’altro, non ho potuto tenere fede alla promessa che ho fatto a mio padre, quella di occuparmi di mia zia”.