Riflettori accesi sul mondo del lavoro a Controcorrente. Presente il viceministro Edoardo Rixi, piuttosto netto sul reddito di cittadinanza: “Il reddito di cittadinanza è partito in un modo ed è diventato un’altra cosa. Il reddito deve essere un aiuto a una persona che è in una fase di difficoltà e in cerca di un’occupazione. E’ mancato il sostegno dello Stato sulla trasformazione. Bisogna affrontare dei problemi, a partire dal fatto che tiene lontani i giovani dal mondo del lavoro”.
Il vice di Salvini ha ribadito sul sussidio grillino che esistono “alcune distorsioni che vanno curate. Detto questo, il tema della povertà non può essere banalizzato. Ma è anche chiaro che se in Italia è difficile aprire un’azienda e dare lavoro per i problemi a livello burocratico, avremo meno aziende e avremo meno occupati. Oggi la grande scommessa è utilizzare il Pnrr nell’ottica positiva”.
Il punto di Edoardo Rixi
“Se una quota del reddito di cittadinanza venisse tolta da quella misura e messa alle aziende consentendo l’assunzione scaricando la parte dei contributi, noi aumenteremmo il numero di posti di lavoro domani mattina”, ha prosefuito Edoardo Rixi, ribadendo che lo sgravio che c’è oggi sul percettore non è influente come lo sarebbe una misura choc: “Nel settore edile abbiamo mancanza della metà delle risorse umane che ci servono per il Pnrr. Se riuscissi a fare formazione e a dare alle aziende del personale e farlo di più, riusciremmo ad avere 6-700 mila posti di lavoro in più”. L’esponente della Lega ha aggiunto sui giovani: “L’Italia è un Paese che non entusiasma i giovani, c’è un problema di riuscire a prendere la propria vita in mano. Il tema del salario e dello stipendio è uno dei temi”. Infine, una battuta sul panico sfratti per lo stop agli aiuti per gli affitti: “Crediamo che il Governo sarà in grado con il prossimo assestamento di bilancio di ripensare ad alcune misure”