CALO INCIDENZA COVID, RISALE INDICE RT: IL MONITORAGGIO ISS
Fotografia del Covid-19 nell’ultima settimana alquanto simile a quella precedente: il monitoraggio Iss-Ministero della Salute certifica infatti il calo dell’incidenza Covid, la lenta diminuzione dei ricoveri sia “ordinari” che in terapia intensiva, mentre risale ancora l’indice di contagio Rt avvicinandosi alla soglia di “allarme epidemico”. I dati contenuti nella bozza di monitoraggio Iss prodotta dalla Cabina di regia interna all’Istituto Superiore di Sanità registrano una situazione generale tutt’altro che preoccupante sul profilo dell’impatto pandemico nel nostro Paese.
L’incidenza settimanale dei casi Covid a livello nazionale scende a 45 ogni 100mila abitanti, in calo rispetto ai 48 di una settimana fa nel precedente monitoraggio: nel periodo 8 febbraio-21 febbraio 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,94 (range 0,85-1,12), «in aumento rispetto alla settimana precedente ma ancora sotto la soglia epidemica», si legge nel report siglato dagli esperti dell’Iss. Ad oggi, nessuna Regione è classificata a rischio alto ai sensi del DM del 30 aprile 2020: 10 sono a rischio moderato (Calabria, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, PA Trento, Puglia, Toscana, Valle d’Asta e Veneto) e 11 classificate a rischio basso. 15 Regioni riportano almeno una allerta di resilienza, mentre solo 4 riportano molteplici allerte di resilienza (Emilia Romagna, Liguria, Toscana e Puglia).
MONITORAGGIO ISS E REPORT FIASO: IL CALO ULTERIORE DEI RICOVERI COVID
Anche sul profilo dei ricoveri per Covid i dati contenuti nel monitoraggio Iss sono rassicuranti: il tasso di occupazione delle terapie intensive in Italia è fermo all’1,4% mentre i pazienti positivi al Covid presenti nei ricoveri ordinari degli ospedali italiani restano ad un basso 5,2%, ai minimi storici dall’inizio della pandemia in Italia. Dal monitoraggio Iss al report che ogni mercoledì illustra la situazione negli ospedali “sentinella” per avere un polso della situazione più concreto sull’evoluzione ospedaliera del Covid-19: il report della FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) realizzato lo scorso 1 marzo certifica i risultati poi emersi con completezza nel monitoraggio del Ministero.
«Dopo un lieve rialzo torna a registrare il segno meno la curva dei ricoveri: -5,8% il dato dell’ultima settimana», emerge dal report diffuso due giorni fa. Molto evidente il calo dei ricoveri “per Covid”, ovvero dei pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite dovuta per l’appunto dal Sars-CoV-2: «-12% di casi in ricovero ordinario, rappresentano il 36% dei casi con infezione da Sars Cov-2 negli ospedali. Hanno un’età media di 75 anni, per il 20% non sono vaccinati e al 95% soffrono di altre patologie». I ricoveri invece “con Covid” (arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari) sono ancora il 64% dai pazienti ricoverati: «Numeri bassi nelle terapie intensive che registrano ancora una marcata stabilità da oltre due mesi, i pazienti hanno una età media di 68 anni e il 75% dei ricoverati “Con Covid” è vaccinato da oltre 6 mesi», rileva il report FIASO anticipando i dati rassicuranti del monitoraggio Iss.