Il fenomeno dell’usura è in aumento in Italia, soprattutto negli uomini nella fascia di età tra i 48 e i 57 anni, ma coloro che presentano denuncia alle autorità competenti sono pochi. A rivelarlo, come riportato da Avvenire, è stata una ricerca sul ruolo delle Fondazioni aintiusura dell’Università Cattolica, curata dalla professoressa Antonella Sciarrone Alibranti, che è stata presentata a Bari all’assemblea nazionale sul tema della Consulta nazionale antiusura.
L’analisi ha tracciato un identikit ben chiaro delle persone che si ritrovano di fronte a questo problema: adulti con un’occupazione o pensionati, che tuttavia percepiscono redditi esigui e hanno da mantenere una famiglia molto numerosa. Nella quasi totalità dei casi, hanno problemi di cattiva gestione del denaro e per questo motivo non riescono a onorare i debiti contratti nei confronti di banche e finanziarie. I motivi possono essere diversi, dalla perdita del lavoro alla riduzione delle entrate. Di conseguenza finiscono per ricorrere a forme di credito illegali.
Usura aumenta tra uomini di 48-57 anni, ma poche denunce: l’appello allo Stato
Gli autori della ricerca sul fenomeno dell’usura hanno evidenziato come sia necessario un intervento imminente dello Stato per evitare che le vittime continuino a crescere. Servirebbero infatti delle opportune modifiche legislative per consentire a fondazioni e associazioni anti usura di erogare dei micro crediti sotto i 5 mila euro per intercettare i bisogni. Una zona di intervento su cui le banche e le finanziarie registrano pericolosi ritardi a causa di alcuni cavilli burocratici.
Inoltre, è indispensabile fare sì che le persone siano incentivate a denunciare. Le denunce sono passate dalle 419 del 2019 alle 134 del 2022, si tratta di circa il 70% in meno. “Spirali perverse portano molti a non denunciare, è il campanello d’allarme di un fenomeno insidioso”, ha sottolineato Maria Grazia Nicolò, Commissario governativo antiracket e antiusura. Infine, va analizzato il rapporto tra usura e gioco d’azzardo. “Non basta la denuncia, serve che lo Stato non faccia il biscazziere e interrompa la complicità con la lobby dell’azzardo”, ha aggiunto l’arcivescovo di Bari Giuseppe Satriano.