Nel 2010 ha diretto degli spettacoli di balletto e un concerto, nel 2011 due concerti. Una nomina importante e soprattutto inattesa. Su proposta del Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Michele dall’Ongaro, Daniel Harding è stato nominato Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il direttore britannico entrerà in carica nell’ottobre 2024 con un contratto iniziale di cinque anni. Daniel Harding succede a Sir Antonio Pappano, Direttore Musicale dal 2005 al 2023, che ricoprirà la carica di Direttore Emerito. Tra le Istituzioni musicali più antiche del mondo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia vanta un lungo elenco di prestigiosi Direttori Principali e Direttori Musicali, tra cui Igor Markevitch, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e Myung-Whun Chung.
Harding inizierà il suo mandato con l’esecuzione di Tosca, nell’anno pucciniano, sulla scia di una lunga tradizione che vede la stagione sinfonica inaugurarsi con l’esecuzione di un’opera in forma di concerto. Inoltre, nel corso della sua prima stagione, renderà omaggio al patrimonio storico di Roma eseguendo il Requiem di Verdi in una delle maggiori basiliche romane, inaugurando un ciclo che prevede l’esecuzione dei maggiori capolavori di musica sacra nelle più belle chiese della Città Eterna. Harding valorizzerà ulteriormente il repertorio sinfonico dell’Orchestra, concentrandosi sui capolavori del diciannovesimo e ventesimo secolo, comprese le composizioni di Strauss, la Scuola di Vienna, Wagner, il ciclo completo delle sinfonie di Mahler e molti altri compositori.
Nel corso della prima stagione eseguirà anche la Sinfonia “Asrael” di Suk, un capolavoro di rara esecuzione. Anche la Deutsche Grammophon annuncia una nuova collaborazione con Daniel Harding e con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e pubblicherà le registrazioni delle serate inaugurali, in particolare della Tosca di Puccini. Ulteriori progetti audio e video verranno annunciati in un secondo momento.
A soli 17 anni, dopo aver assemblato un gruppo di musicisti, ha diretto Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg, mandandone la registrazione al direttore Simon Rattle, che lo ha preso come assistente alla City of Birmingham Symphony Orchestra per la stagione 1993-1994.
Conosco personalmente Harding da quando nel 1996 è stato chiamato da Claudio Abbado ad alternarsi con lui al Festival di Aix en Provence e, successivamente in tournée, nella concertazione di un indimenticabile Don Giovanni. Grande tifoso di calcio (Birmingham), è persona di gusti semplici e molto legato alla famiglia. Ha un forte accento di Birmingham e non disdegna, se del caso, utilizzare parole forti.
Dopo aver frequentato il primo anno all’Università di Cambridge, nel 1996 è stato chiamato da Claudio Abbado come suo assistente presso i Berliner Philharmoniker. Nello stesso anno è apparso in cartellone ai The Proms, diventando il più giovane direttore (21 anni) nella storia della festival fino a quel momento.
È stato Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Trondheim (1997-2000), della Norrköping Symfoniorkester (1997-2003), della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (1999-2003) e della Orchestre de Paris (2016-2019). Un rapporto speciale lo lega alla Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato Direttore ospite principale (1998-2003), Direttore musicale (2003-2008), Direttore Principale (2008-2011) ed è Direttore Onorario dal 2011. Dal 2006 è Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e dal 2007 è direttore musicale della Orchestra Sinfonica della Radio Svedese. È inoltre partner musicale della New Japan Philharmonic e Direttore artistico della Ohga Hall di Karuizawa.
Al Festival di Salisburgo debutta nel 2001 in concerto con Viktoria Mullova e la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, nel 2003 con la Sächsische Staatskapelle Dresden, nel 2006 Don Giovanni con i Wiener Philharmoniker, Thomas Hampson, Ildebrando D’Arcangelo, Robert Lloyd e Piotr Beczała, nel 2007 Le nozze di Figaro con Diana Damrau e un concerto con Renée Fleming e nel 2012 Ariadne auf Naxos con Jonas Kaufmann e due concerti con il Quartetto Hagen e Sabine Meyer.
Al Festival di Aix-en-Provence con la Mahler Chamber Orchestra nel 2001 dirige Il giro di vite (di cui esiste un ottimo video) e Le nozze di Figaro per la regia di Richard Eyre, nel 2002 Don Giovanni per la regia di Peter Brook (di cui esiste un video) ed Evgenij Onegin, nel 2004 La traviata e nel 2005 Così fan tutte con Barbara Bonney, Elīna Garanča e Ruggero Raimondi per la regia di Patrice Chéreau ripreso dalla televisione.
Nel 2002 ha debuttato dirigendo Il giro di vite di Benjamin Britten al Royal Opera House di Londra dove nel 2006 ha diretto Wozzeck.
All’Edinburgh International Festival ha diretto Il giro di vite nel 2002. Per il Teatro La Fenice di Venezia ha diretto nel 2003 un concerto al PalaFenice al Tronchetto, un concerto nel 2006 e il Concerto di Capodanno di Venezia nel 2011 con Desirée Rancatore, nel 2015 con Maria Agresta, nel 2021 con Rosa Feola e nel 2023 con Federica Lombardi e Freddie De Tommaso.
Nel 2003 ha diretto Die Entführung aus dem Serail con Paata Burchuladze al Bayerische Staatsoper.
Ha diretto l’Idomeneo di Mozart nella serata d’inaugurazione della stagione lirica 2005/2006 del Teatro alla Scala di Milano, dopo le dimissioni di Riccardo Muti e sempre alla Scala nello stesso mese un concerto della Mahler Chamber Orchestra, nel 2006 un concerto della Filarmonica della Scala, nel 2007 Salomè ed un concerto in diretta su RadioTre, nel 2008 Il prigioniero di Luigi Dallapiccola e Il castello del Duca Barbablù di Béla Bartók e la prima assoluta di Quattro adagi per flauto dolce e orchestra di Salvatore Sciarrino. Nel 2009 ha diretto un concerto con la London Symphony Orchestraerti e Pagliacci con José Cura e Cavalleria rusticana con Salvatore Licitra e Claudio Sgura e nel 2013 Falstaff (Verdi).
Nel 2011 ha diretto Die Zauberflöte al Festival di Lucerna.
Il 16 febbraio 2013 partecipa come ospite all’ultima serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, dirigendo l’orchestra nei brani La Valchiria di Richard Wagner e la Marcia Trionfale dell’Aida di Giuseppe Verdi. Nel mese di maggio debutta al Wiener Staatsoper dirigendo Der Fliegende Holländer e in dicembre ha diretto i Berliner Philharmoniker in un concerto con musiche di Richard Strauss e Der fliegende Holländer allo Staatsoper Unter den Linden.
Nel 2014 dirige Il tabarro con Lucio Gallo e Barbara Frittoli e Don Carlo con Vittorio Grigolo e Daniela Barcellona a Verbier.
Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e artefice di questa autorevole nomina, ha dichiarato: “È con sincero entusiasmo e con orgoglio vivissimo che l’Accademia Nazionaledi Santa Cecilia, la sua Orchestra e il suo Coro danno il benvenuto a Daniel Harding, un musicista che abbiamo imparato a conoscere e amare tanti anni fa e che oggi ritorna con un incarico impegnativo che è anche una sfida per il futuro e un’opportunità per i nostri complessi e per la città che li ospita. Non sembra azzardato affermare che oggi esistono più buone orchestre che buoni direttori. Pochissimi poi quelli eccezionali che con il loro impegno, la loro creatività, il loro rigore possono garantire percorsi di crescita e sviluppo. L’incremento della qualità dei nostri complessi, testimoniata dalle tante tournée, i cd realizzati, le reazioni di pubblico, critica e addetti ai lavori, ha radici profonde alimentate dalla lezione recente di Sinopoli, Gatti, Chung e soprattutto dalle cure che per 18 anni Antonio Pappano ha dedicato alla sua ‘famiglia’ (come la chiama lui) impegnandosi nel percorso che ha portato ai risultati di oggi. Puntare ora su Daniel Harding per noi significa non solo avere la possibilità di collaborare con uno dei maggiori talenti in circolazione ma anche non interrompere questo cammino imprimendo nuovi stimoli,arricchendo la nostra vita musicale di suggestioni e idee nuove e diverse. È quindi questo un momento per festeggiare e prepararsi per un futuro sempre più entusiasmante grazie al grande potere della musica”.
Daniel Harding ha affermato: “L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha un’Orchestra e un Coro di straordinaria energia e generosità. Amano raccontare storie e trasmettere il loro entusiasmo per la musica che eseguono. In 25 anni di collaborazione abbiamo esplorato un ampio repertorio e stretto un’amicizia che ora diventa qualcosa di molto significativo per tutti noi. Avere l’opportunità di diventare il Direttore Musicale di un’Orchestra di prim’ordine e così ambiziosa in una città di incomparabile importanza storica e culturale è un bellissimo regalo che mi viene fatto”.
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