Lutto nel mondo del giornalismo è dello sport: è morto Rino Icardi, storico giornalista di Tutto il calcio minuto per minuto. Si tratta del programma radiofonico Rai che da sempre accompagna i weekend degli appassionati di calcio italiani con le varie telecronache live dai campi di gioco. La notizia della morte di Rino Icardi, come riferisce il Corriere della Sera, è giunta oggi ma il decesso è avvenuto nella giornata di ieri. Il giornalista è morto a Roma dove viveva da più di 60 anni, anche se era nato ad Alessandria. Classe 1937, 85 anni da compiere il prossimo 18 maggio, ha sempre avuto la passione del giornalismo.
Durante il liceo classico Plana (oggi «Umberto Eco»), di Alessandria, fondò infatti il Raglia che è considerato uno dei primi giornali studenteschi in assoluto d’Italia. Dopo il diploma arrivarono le prime collaborazione con La Gazzetta dello Sport, dopo di che, al termine degli anni 50, giovanissimo, arrivò l’ingresso in Rai, prima nella sede di Torino e poi in quella di Milano. Numerosi coloro che hanno espresso la propria vicinanza sui social alla famiglia di Rino Icardi, a cominciare da Filippo Corsini di Rai Radio 1, che tramite Twitter ha scritto: “Rino Icardi Fuoriclasse del giornalismo insieme a Bortoluzzi, Ameri, Ciotti, Provenzali ci ha lasciato uno storico collega e grande firma della redazione sportiva di Radio1”.
RINO ICARDI, MORTO STORICO GIORNALISTA: I SUOI STORICI SERVIZI
Così invece Diggita: “Ho perso il mio maestro oggi. Colui che mi ha condotto per mano sulle impervie strade della radiocronaca. Un gigante. Addio ad una delle voci più calde e appassionate della storia della radio. Addio a Rino Icardi”. Federica Fresa aggiunge: “Grandissimo dispiacere per la scomparsa di Rino Icardi un Maestro, grande giornalista, gran gentiluomo”.
Rino Icardi fu tra i fondatori della mitica trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto insieme a Roberto Bortoluzzi, Sandro Ciotti ed Enrico Ameri, e tra i suoi reportage si ricordano quello alle olimpiadi di Monaco del 1972 sulla strage al villaggio olimpico. Nell’ottobre del 1978, invece, fece da inviato in Vaticano per l’elezione di papa Giovanni Paolo II, infine, fu tra i primi a dare la notizia dello scoppio della bomba alla stazione di Bologna il due agosto del 1980 tramite il Giornale Radio 2.