Whatsapp, chiamate silenziate dai numeri sconosciuti
WhatsApp si aggiorna nuovamente. L’app di Meta sta lavorando per introdurre una novità: silenzierà le chiamate in arrivo da sconosciuti. Secondo quanto riporta il blog WebBetaInfo, che ha trovato indizi sulla nuova funzionalità dentro il codice in anteprima dell’app. Come rivelato dalle indiscrezioni, il nuovo aggiornamento dovrebbe far sì che quando i numeri non registrati in rubrica che chiameranno su WhatsApp, il telefono non squillerà. Le chiamate verranno visualizzate nell’elenco tra stato e chat senza però squilli.
L’aggiornamento dovrebbe prevedere un’opzione per silenziare le chiamate, che dovrebbe trovarsi in un’apposita sezione del menù presente all’interno delle impostazioni. La nuova opzione non ha come scopo quello di bloccare le chiamate, bensì di evitare interruzioni indesiderate mentre si usa l’app. È inoltre un modo per tutelare gli utenti dalle chiamate spam o dalle truffe. Tante, infatti, le telefonate non richiesta, anche sulle app di messaggistica istantanea. “Anche le chiamate spam possono essere pericolose: i truffatori possono chiamare gli utenti per rubare informazioni personali o indurre le persone a effettuare pagamenti o fornire dati sensibili”, si legge su WebBetaInfo.
Newsletter, la novità di Whatsapp
WhatsApp potrebbe lanciare anche un’altra novità: la Newsletter. Anche questo aggiornamento non è stato ancora ufficializzato, ma secondo il sito WebBetaInfo potrebbe rappresentare uno dei prossimi cambiamenti visto che l’app ha quasi 2 miliardi di utenti. Dunque quello della newsletter potrebbe essere un terreno fertile, che offrirebbe anche un’esperienza di lettura immediata e semplice a più contatti. Qualcosa di simile si può già fare con la funzione broadcast.
La novità delle newsletter di Whatsapp potrebbe anche permettere a Mark Zuckerberg e alla sua Meta di monetizzare ulteriormente, come già di fatto sta accadendo con i nuovi aggiornamenti di Instagram e Facebook. Il 19 febbraio scorso l’imprenditore ha annunciato le spunte blu a pagamento nelle app, seguendo quanto fatto pochi mesi prima da Elon Musk con Twitter.