Il nucleare in Italia potrebbe diventare in futuro realtà, tanto che nell’attesa Ansando Energia e Ansaldo Nucleare hanno firmato una lettera di intenti con Edf, primo produttore mondiale di elettricità dall’atomo, e Edison, italiana di cui quest’ultima controlla il capitale, sul tema.
Lo scopo dell’accordo, come riportato da Libero Quotidiano, è di “valorizzare nell’immediato le competenze della filiera nucleare italiana, di cui Ansaldo Nucleare è capofila, a supporto dello sviluppo dei progetti di nuovo nucleare del Gruppo Edf e al contempo avviare una riflessione sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica in Italia. Le parti, inoltre, si impegnano nel dettaglio a “verificare le potenzialità di sviluppo e di applicazione del nuovo nucleare in Italia, date le crescenti esigenze di sicurezza e indipendenza energetica del sistema elettrico italiano”. L’obiettivo, insomma, è quello di essere pronti a farsi carico del nuovo nucleare nel caso – non del tutto remoto – in cui il Governo dovesse impegnarsi in quest’ultimo.
Nucleare in Italia: accordo tra Ansaldo, Edison ed Edf. Il tema
Il tema del nucleare in Italia, proprio nei giorni dell’accordo stipulato da Ansando Energia e Ansaldo Nucleare con Edf ed Edison, resta comunque piuttosto discusso. Il centrodestra, nel capitolo dedicato alla “sfida dell’autosufficienza energetica” del suo programma per le elezioni, aveva previsto “la creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro”. L’opposizione tuttavia non concepisce questa ipotesi, tanto più dopo la vittoria delle primarie del Pd da parte di Elly Schlein, che recentemente ha ribadito che “il nucleare non è la strada da seguire”.
Anche all’interno del Governo di Giorgia Meloni stesso tra l’altro ci sono dei pareri contrastanti in merito. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, non ha voluto presentarsi al tavolo sul nucleare dell’Ue che si è svolto a Stoccolma a fine febbraio e ha escluso la possibilità di farlo per altri eventi di questo genere “prima di avere affrontato e risolto a livello parlamentare e giuridico il divieto di generare energia nucleare nel territorio nazionale sancito e ribadito dalla volontà popolare”.