Un anno fa la scomparsa di Marzia Capezzuti a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, e l’inizio di un mistero ancora senza soluzione. Il corpo della 29enne milanese, da tempo residente nel Comune campano dove si era trasferita per stare con il compagno, poi defunto, sarebbe stato ritrovato in un casolare tra il centro e l’area di Montecorvino Pugliano. Un’intera famiglia, quella della sorella dell’allora fidanzato di Marzia Capezzuti, risulta indagata per omicidio e si cerca ancora di capire dove stia la verità sugli eventi che avrebbero portato la giovane alla sparizione e alla morte.
I genitori di Marzia Capezzuti non si arrendono e continuano a chiedere che si faccia piena luce sulla sorte della figlia, sostenuti dalla trasmissione Chi l’ha visto? che, dopo i loro svariati appelli, torna sul caso nella puntata dell’8 marzo. Si tratta di una data chiave nel giallo di Marzia Capezzuti, perché proprio l’8 marzo 2022 sarebbe il giorno della sua scomparsa. L’ultimo avvistamento risalirebbe al giorno precedente, quando qualcuno l’avrebbe notata uscire accompagnata dalla cognata, e da altri parenti di quest’ultima, dalla casa della famiglia in cui sarebbe rimasta anche dopo la morte del compagno.
Marzia Capezzuti: un mistero lungo un anno, ancora senza svolta
Marzia Capezzuti, 29 anni, viveva a Pontecagnano Faiano (Salerno) presso l’abitazione della sorella del fidanzato, deceduto, e i genitori, che da tempo non avevano più sue notizie, nel 2022 hanno ricevuto una notifica dai carabinieri sull’apertura di una indagine per omicidio e occultamento di cadavere, da parte della Procura di Salerno, a carico della donna che la ospitava e di altre quattro persone, familiari di quest’ultima. Uno shock per il padre e la madre di Marzia Capezzuti che, da allora, vivono in un limbo di domande ancora senza risposta: chi ha fatto del male alla 29enne, e perché? Interrogativi insoluti nonostante sia trascorso un anno dall’inizio del mistero, mentre la famiglia della cognata risulterebbe ancora sotto indagine.
Nel giallo di Marzia Capezzuti ci sono tantissime ombre in cui spicca una luce sinistra che arriva dalle testimonianze di chi, tra i conoscenti della vittima, avrebbe avuto contezza di una situazione drammatica: la 29enne “segregata e tenuta come schiava“, picchiata e con evidenti segni di violenze sul volto a ridosso della sparizione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Marzia Capezzuti avrebbe subito maltrattamenti e sarebbe stata uccisa, poi fatta sparire, nel contesto di un piano che potrebbe essere stato incentrato su un solo obiettivo: continuare ad intascare la pensione di invalidità di cui era titolare per via delle sue condizioni di estrema fragilità. Questo il possibile movente economico che potrebbe celarsi dietro l’orrore.