Mr. Rain si racconta tra successo e il passato turbolento: la rivelazione post-Sanremo 2023
É il terzo classificato nell’ordine di arrivo di Sanremo 2023, Mr. Rain, che al di là del successo del momento -che lo consacra come outsider del Festival – é reduce dal superamento di una crisi molto dura.
E a rivelare il turbolento trascorso dell’uomo e artista di Supereroi- uno dei brani più apprezzati di Sanremo 2023- é il diretto interessato, in un’intervista rilasciata al Corriere della sera: “Ho passato due anni in cui non dormivo e non parlavo con nessuno- fa sapere tra le righe della sua rivelazione rilasciata a mezzo stampa, Mr Rain, dopo il terzo podio conseguito al termine della gara dei 28 Big disputata per il titolo della canzone italiana -. La mia ragazza mi ha salvato». Il problema di cui ha sofferto a lungo il cantautore dalla tinta biondo platino é un male che accomuna l’uomo e artista a molti, tra vip e nip, nel mezzo dell’indifferenza generale rispetto al problema di natura psicologica sofferta: ossia, la depressione. Un disordine che travolgeva Mr. Rain ancor prima dell’insorgenza della pandemia da Coronavirus. O almeno, questo é stando a quanto lui stesso rende noto nell’intervista rivelatrice. Tuttavia, attraverso l’arte del suo cantautorato, Mr. Rain segna la svolta con la rinascita personale e rispetto al cambiamento personale di riscatto, si sente grato anche ai genitori e la fidanzata. “La musica è un mezzo per portare messaggi positivi- tiene a sottolineare Mr.Rain, sviscerando l’importanza che per lui assume la sua arte musicale, non solo come valvola di sfogo ma anche come “role-model” per i fruitori di musica-. Evito di dare il cattivo esempio”. In definitiva, Mr. Rain può dirsi un rapper buono, le cui canzoni non inneggiano alla vita da star alla ricerca di lustrini, soldi, fama e lo sballo, dove tra le dipendenze che dettano tendenza sono in particolare medaglie da sfoggiare l’alcol e la droga.
«È tutta la vita che mi dicono che non sono un rapper e infatti ho fatto pochissime collaborazioni, ma non mi interessa- é la sincera presentazione di Mr Rain, post-Sanremo 2023, mentre Supereroi, ben oltre il terzo podio sanremese e le critiche dei detrattori che tacciano il cantautore di essere un nuovo ibrido nel rap, sbaraglia la concorrenza delle proposte competitor del Festival. Questo, conquistandosi la pole della playlist rappresentativa della nuova generazione attiva su Spotify Italia, Generazione zeta, di cui lui si aggiudica non a caso anche la cover-. Mi sento un outsider. Racconto quello che vivo e voglio essere sincero. Quel mondo non mi appartiene, non mi rappresenta. La musica è un mezzo per portare messaggi positivi. Evito di dare il cattivo esempio».
Il messaggio positivo di Supereroi per la rinascita dopo la crisi: l’outsider di Sanremo 2023, Mr. rain si racconta in toto
Supereroi é una canzone dal messaggio positivo: che si possa rinascere da una situazione di rischio, come la depressione, nel caso di Mr. Rain. Del trascorso turbolento, poi, l’intervistato non lesina dichiarazioni neanche sulla dipendenza dalla droga: «Qualche incontro con le droghe l’ho avuto anch’io proprio perché emulavo Eminem, il mio rapper preferito. Quando sei molto giovane sei fragile, sei vulnerabile e ti fai condizionare dalla persona che hai come riferimento. Per questo cerco di dare messaggi positivi»..
Il brano “Supereroi” presentato a Sanremo non solo vuole essere un invito a normalizzare la depressione come un male da estirpare e combattere, senza il timore di parlarne. Ma intende al contempo lanciare il messaggio che per fronteggiare il problema, sia necessario imparare a saper chiedere aiuto. Questo in un mondo in cui il singolo fa fatica a tenersi a passo con i tempi nella lotta che per selezione stabilisce chi primeggia, egoriferito, egocentrico e competitivo e che si vede costretto -per sopravvivere alla selezione naturale- a emergere come il più forte, correndo più veloce nella maratona della vita.
«Tutto è cominciato prima del Covid 19 -ricorda Mr Rain, quindi, del suo periodo buio in cui sentiva l’urgenza di chiedere aiuto-. Ho passato due anni in cui facevo fatica a dormire, non scrivevo, non parlavo con nessuno… mi ero chiuso in una bolla creata da me stesso. Ho iniziato un percorso di terapia per capire cosa non funzionasse in me. Ho avuto il supporto della mia famiglia, del mio team ma soprattutto della mia ragazza che vive con me da 6 anni. Adesso riesco a spiegare quello che provo e solo così non mi sento solo e non ho vergogna dei miei dubbi e delle mie paure».
Ma cosa sappiamo del suo esordio in campo musicale? «A 16 anni ho caricato il mio primo mixtape su YouTube – racconta Mr Rain – Ho capito che solo scrivendo potevo spiegare quello che sentivo dentro. La musica mi ha aiutato ad alleggerire il carico emotivo. Non avevo soldi per iscrivermi a un corso di produzione per crearmi le strumentali da solo e allora ho iniziato a seguire tutorial di pianoforte, chitarra e Logic, un software. Il mio mood era quello di Macklemore, un modo pop di fare rap e con strumenti veri. Poi ho iniziato anche a farmi i video da solo. Per me immagini e canzone sono un pacchetto unico. A volte addirittura parto dall’idea del video”. E tra i progetti in cantiere per il futuro, non ci sarebbe solo la musica per lui: ” Mi piacerebbe provare a fare qualcosa al cinema, magari dirigere un corto”. Questo, con alle spalle un passato segnato da diverse esperienze lavorative: “Ho fatto il portapizze, il giardiniere, aiutato papà che fa il fornaio, aggiustavo pc mettendo in pratica il diploma di perito informatico, foto e video ai matrimoni… Con i guadagni compravo strumenti e tecnologia”.