Una donna di New York afroamericana è morta dopo aver tenuto, a sua insaputa, un feto non ancora nato per circa nove anni all’interno del suo corpo. La donna, come si legge sul Daily Mail, si era fatta visitare dai medici lamentando dei crampi allo stomaco, ma anche difficoltà a digerire e un gorgoglio dopo aver mangiato. La paziente è stata quindi sottoposta a tutte le visite del caso, dopo di che è stato appunto scoperto un “bambino di pietra”, un feto calcificato che le comprometteva l’intestino e che probabilmente era stato causato da un aborto spontaneo avvenuto nove anni prima.
Si tratta di un fenomeno molto raro che si è registrato nel mondo meno di 300 volte, e che si verifica quando un feto si sta sviluppando al di fuori dell’utero e muore non venendo poi rilasciato dal corpo. La paziente ha deciso di non sottoporsi ad alcun intervento chirurgico di asportazione del feto, dicendo che fosse vittima di un incantesimo da qualche persona in Africa e 14 mesi dopo è morta a causa della malnutrizione e della fame. Solitamente, ricorda ancora il Daily Mail, in questi casi il decesso sopraggiunge per la degradazione dei tessuti che porta all’arresto cardiaco o all’aritmia cardiaca. Altre cause possono essere l’infezione per via di un sistema immunitario indebolito.
DONNA SCOPRE FETO IN GREMBO DI NOVE ANNI: IL COMMENTO DEL MEDICO
Il feto di pietra aveva provocato un blocco all’intestino della donna di conseguenza la stessa non era più in grado di assorbire nutrienti vitali. Il dottor Waseem Sous, un esperto di medicina interna presso la SUNY Upstate Medical University, ha raccontato che la paziente “ha rifiutato l’intervento per paura di un intervento chirurgico. Sfortunatamente,è deceduta a causa di una grave malnutrizione nel contesto di un’ostruzione intestinale ricorrente, dovuta alla litopedio e alla continua paura di cercare assistenza medica”. Il feto aveva sviluppato gli arti superiori, le ossa e anche le unghie.