L’Australia ha stretto un accordo con gli Stati Uniti per acquistare dei sottomarini nucleari a stelle e strisce. Nel dettaglio, come si legge sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeinen Zeitugn, si fa riferimento ad Aukus, un’intesa fra le due nazioni e che prevede diversi step: almeno un sottomarino statunitense farà visita ai porti australiani nei prossimi anni, ed entro il 2030 verrà costruita una nuova classe di U-boot con dei progetti britannici e tecnologia americana.
Nella giornata di lunedì, 13 marzo 2023, il presidente americano Joe Biden ospiterà a riguardo i due leader dell’Australia e della Gran Bretagna in quel di San Diego, per gettare le basi per una fornitura all’Australia di sottomarini nucleari, ma anche di altri armamenti ad alta tecnologia. Una mossa che ovviamente non è andata a genio alla Cina, secondo cui gli occidentali stanno stringendo delle alleanze per contrastare la crescita militare di Pechino soprattutto per quanto riguarda la questione Taiwan, dispiegando nel contempo sempre più equipaggi nel mar Cinese Meridionale.
AUSTRALIA ACQUISTA SOTTOMARINI NUCLEARI: ECCO LA ROAD MAP
Gli Stati Uniti, come spiegato sopra, visiteranno i porti australiani nei prossimi tempi, dopo di che schiereranno alcuni sottomarini nell’Australia occidentale nel giro di quattro anni, a partire dal 2027. Tre anni dopo, sempre nell’ambito dell’accordo Aukus, l’Australia acquisterà 3 sottomarini di classe Virginia, con l’opzione per comprarne eventualmente altri due. Si tratta senza dubbio del più grande progetto di difesa mai realizzato da parte della nazione dei canguri, e ciò permetterà di creare migliaia di posti di lavoro non soltanto in Australia ma anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, le altre due nazioni coinvolte nell’accordo.
Al momento l’Australia dispone di una flotta di sei sottomarini ma non a propulsione nucleare della classe Collins, che verranno utilizzati fino al 2036. Ovviamente quelli a propulsione nucleare sono dei mezzi navali ben differenti, molto più difficili da individuare dai radar nemici e soprattutto in grado di restare in missione più a lungo, tenendo conto che la propulsione di questo tipo è di fatto inesauribile.