Johnny Dorelli ha promesso che tornerà in tv. A fare il classico nodo al fazzoletto sono stati i colleghi de “La Stampa”, che l’hanno intervistato in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Armando Trovajoli. Una persona speciale e un grande musicista e amico per Dorelli, che di lui ha detto: “Non so come fosse con gli altri, ma con me è sempre stato fantastico. Avevamo in comune la musica, e questo ci teneva uniti, ma ci divertivamo molto anche a stare insieme, al di fuori degli impegni di lavoro”.
Ripensando ai momenti trascorsi assieme a lui, Johnny Dorelli rimembra con un sorriso la trasferta londinese per ‘Aggiungi un posto a tavola’. Lui e Trovajoli durante le pause scappavano letteralmente per andare a sentire le prove di un’altra commedia musicale: “Eravamo due italiani all’estero, appassionati di musica, con la curiosità di sentire le cose degli altri. Di ‘Aggiungi un posto a tavola’ ricordo tutto: Armando aveva in mano lo spettacolo, mi dava le correzioni, seguiva ogni cosa. All’epoca abitavo in piazza Navona, e lui, alle 6 del mattino, veniva da me per farmi ascoltare gli inizi dei brani dello show: mettevo la sveglia e lo aspettavo”.
JOHNNY DORELLI: “ALLA MUSICA DEI GIOVANI DI OGGI NON MI ADATTO”
Ancora su Trovajoli, Johnny Dorelli a “La Stampa” ha asserito che, a suo avviso, il cinema non gli ha dato tutte le occasioni che avrebbe meritato: “Avrebbe dovuto avere di più in tutto quello che faceva. Di persone come lui non ne ho più trovate. L’unico autore che mi sento di avvicinare a Trovajoli è stato Ennio Morricone, straordinario”.
Guardando al panorama musicale odierno, Johnny Dorelli ha evidenziato come sia cambiato tutto, le canzoni si facciano in modo diverso, ma anche di come di musicisti ci sia sempre bisogno: “Quanto a me, direi che forse sono un po’fuori moda, non mi so adattare alla musica di questo tempo – ha affermato –. Nel mondo dei giovani, bravi o non bravi, io non entro, e non è perché non mi va, forse è solo che non sono adatto. Le musiche di adesso sono tutte diverse. Ci sono tante trasmissioni in cui la musica imperversa, ma non mi ci ritrovo. Sono legato a un altro tipo di melodie, amo la musica americana dei grandi autori, per esempio Cole Porter. Difficile trovare oggi musicisti di quel calibro”.