Gary Lineker, ex calciatore e ora commentatore tv, è stato cacciato dalla BBC per un tweet pubblicato contro il Governo del Regno Unito. “Non c’è nessuna invasione di migranti. Accogliamo meno profughi rispetto agli altri principali Paesi europei. Questa è solo una politica immensamente crudele contro le persone più vulnerabili, condotta con un linguaggio che non si discosta molto da quello usato nella Germania degli anni ’30”, ha scritto. Il suo pensiero, come riportato da Libero, ha scatenato l’ira della ministra dell’Interno, Suella Braverman, che ha replicato che il commento è “offensivo” e “sminuisce” il dramma del nazismo.
L’emittente di Stato, dopo alcuni giorni di riflessione, ha dunque deciso di sospendere momentaneamente la collaborazione con il commentatore sportivo, che è il più pagato dell’Inghilterra. “La recente attività sui social di Lineker ha violato le nostre regole. Dovrebbe restare alla larga dal prendere posizioni su questioni politiche o di partito”, hanno scritto in una nota. Poi la precisazione: “Gary non è secondo a nessuno quando si tratta di parlare di calcio o di sport. Non abbiamo mai sostenuto che non debba avere opinioni su temi che gli stanno a cuore ma gli abbiamo anche sempre raccomandato di non entrare in controversie politiche”.
Lineker: “Uk ha metodi nazisti coi migranti”, Bbc lo caccia. È polemica
I dipendenti della Bbc non hanno apprezzato, tuttavia il trattamento riservato al commentatore Gary Lineker, cacciato per avere definito “nazisti” i metodi utilizzati dal Governo del Regno Unito nei confronti dei migranti. È per questo motivo che hanno scatenato una vera e propria protesta, boicottando il palinsesto dell’emittente di Stato. Ian Wright, Micah Richards, Alan Shearer, Alex Scott, Jermaine Jenas e tanti altri non si sono presentati in studio per dimostrargli la loro vicinanza. Anche la Premier League è stata costretta ad informare allenatori e giocatori del fatto che, data l’assenza delle trasmissioni in diretta, avrebbero potuto evitare di rilasciare interviste.
Anche altri colleghi di altre emittenti hanno definito come “ridicola” la vicenda. Non è chiaro per quanto la protesta andrà avanti, ma la sensazione è che la Bbc sarà costretta a reintegrare l’ex calciatore e commentatore per evitare ulteriori ripercussioni.