È MORTO DICK FOSBURY: ERA MALATO DA TEMPO
È morto Dick Fosbury, una delle figure storiche che ha rivoluzionato l’atletica leggera. Fu lui infatti a cambiare lo stile con cui gli atleti affrontavano le sessioni di salto in alto, passando dal ventrale, che portava appunto a scavalcare l’asticella della specialità a pancia in sotto, a quello di schiena ribattezzato proprio “Fosbury” in suo onore. Tant’è che l’ultimo grande ventralista della storia fu di fatto Vladimir Yaschenko, che saltò 2,35 m indoor a Milano nel 1978: una misura strappalacrime, se paragonata a quella dei fosburisti moderni, fino al record di Javier Sotomayor.
Americano dell’Oregon, Fosbury portò le modifiche allo stile che prima tutti i saltatori in alto seguivano in occasione dei campionati juniores vinti un paio d’anni prima dei Giochi di Messico 1968. Un tecnico federale lo filmò e iniziò a ipotizzare che quel modo di saltare potesse rappresentare una rivoluzione. Fosbury vinse la medaglia d’oro alle a Città del Messico con la misura di 2,24. Fu campione olimpico ma mai ottenne il record del mondo, all’epoca ancora in mano ai maestri ventralisti.
DICK FOSBURY, UNA MOSSA DA GUERRA FREDDA
Lo stile Fosbury si impose negli Stati Uniti d’America proprio in contrapposizione alle performance dei ventralisti che erano dominatori al di là della cortina di ferro, prima del già citato Yaschenko c’era l’altro specialista sovietico Valerij Brumel, poi ancora il polacco Jacek Wszoła e il tedesco orientale Gerd Wessig. Anche se c’è da dire che appunto dal 1988 il record del mondo di salto in alto non cambia padrone, in mano a Javier Sotomayor, fosburista sì ma imbattibile, almeno per il momento, con il suo 2,45 m.
La conferma della morte di Dick Fosbury è arrivata dal suo agente che ha ricordato come Dick fosse da tempo malato. “È con grande dolore che devo comunicare la notizia che l’amico e assistito di lunga data Dick Fosbury si è spento serenamente nel sonno domenica mattina presto dopo una ricaduta del linfoma“, ha dichiarato nella nota ufficiale diramata Ray Schulte. “Dick mancherà molto agli amici e ai fan di tutto il mondo. Una vera leggenda, e amico di tutti!“.