Uno studente di Roma è stato beccato mentre spacciava la cosiddetta cocaina rosa. Conosciuta anche come 2C-B dai chimici e dalle forze dell’ordine, si tratta di una sostanza stupefacente denominata anche Tusi. Stando a quanto riferito dal sito di Repubblica attraverso il suo quotidiano online, il ragazzo è stato beccato in zona San Lorenzo, uno studente universitario che di fatto aveva allestito un vero e proprio supermercato della droga nel suo appartamento.
Oltre alla cocaina rosa vendeva anche la coca classica, quindi l’hashish, la ketamina e le pasticche di ecstasy, ma è la tusi che attirava maggiormente i clienti. Si tratta di una droga molto richiesta e per questa estremamente costosa, arrivando fino a 400 euro al grammo, e la polizia sta indagando per cercare di capire se vi siano altri canali attivi nello smercio di questa droga. La tusi è una sostanza sintetica che produce delle visioni allucinogene dai colori accesi, quasi come se si stesse vivendo in un cartone animato, ed è considerata più potente della cocaina classica. In Inghilterra l’hanno già ribattezza la droga dell’alta società proprio per il suo elevato costo, e al momento, almeno in Italia, non sarebbe di facile reperibilità.
COCAINA ROSA A ROMA: LA PRIMA COMPARSA NEL 1974
Solitamente la cocaina rosa viene realizzata in Sud America, dove laboratori appositi la sintetizzano, ma non è uno stupefacente nuovo. Si mormora infatti che circola già da circa 50 anni, precisamente dagli anni ’70, quando iniziò a diffondersi la moda delle droghe sintetiche e quando la tusi divenne molto popolare.
Il primo a sintetizzarla era stato Alexander Shulgin nel 1974, ed è stato per anni venduta in Olanda fino a che non è stata bandita dal commercio dopo essere stata inserita nella lista delle sostanze illegali. Secondo gli esperti alte dosi di questa sostanza possono provocare le suddette allucinazioni ma anche percezioni di scintilli, ondulazioni degli oggetti, voglia di ridere, accompagnata da sbalzi d’umore, paura, angoscia e inquietudine.