Il Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara sta lavorando alla riforma degli istituti tecnici-professionali. Il progetto, come riportato da Italia Oggi, è in linea con le volontà dell’Unione Europea, che ha inserito questo cambiamento tra quelli chiave per l’ottenimento dei fondi per l’istruzione previsti dal Pnrr. Il percorso era stato già avviato dal Governo di Mario Draghi a settembre scorso, ora verrà portato avanti da quello di Giorgia Meloni, con l’emendamento che prossimamente approderà al Senato per alcune modifiche.
“Un milione e 200 mila posti di lavoro vengono disattesi nel nostro Paese per mancanza di qualifiche corrispondenti. Ciò vuol dire che il 46% delle imprese non trova lavoratori con competenze adeguate. È necessario costruire un’offerta formativa in linea con le richieste del territorio”, ha affermato il Ministro. È per questo motivo che l’intenzione è quella di aggiornare i curricula per renderli più adatti alle richieste di caratteristiche tecniche e professionali che provengono dal mondo del lavoro.
Istituti tecnici verso riforma: le idee del Ministro Valditara
Per quel che concerne le modifiche da attuare alla riforma degli istituti tecnici-professionali pensata dal precedente esecutivo, si interverrà sicuramente la soppressione del riferimento alla sostenibilità solo ambientale. Essa, secondo il Ministro Giuseppe Valditara, dovrà essere anche economica e sociale. Inoltre, dovrà essere data particolare importanza a quelle che sono le competenze della sfera dell’innovazione digitale, in modo da portare avanti l’obiettivo della transizione e anche in collegamento con i percorsi di istruzione terziaria.
Un aspetto centrale dell’emendamento è rappresentato infine dall’autonomia delle singole scuole, che potranno realizzare moduli integrativi per l’apprendimento. Da qui la possibilità di attingere a professionisti provenienti direttamente dal mondo del lavoro per attività pratiche e di laboratorio, soprattutto per quei settori in cui c’è una particolare carenza interna. Le novità con il nuovo decreto Pnrr sono dunque dietro l’angolo.