Dante Ferretti è una degli ospiti di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno. Il celebre scenografo, pluri-premio Oscar, racconta alcune delle sue esperienze lavorative e collaborazioni con registi importanti di Hollywood e non solo. Tre i premi Oscar vinti su 11 candidature, ma dove li tiene? A chiederlo è Serena Bortone, che ottiene subito la risposta di Ferretti: “Io e mia moglie li teniamo su delle mensole di Ikea insieme agli altri premi vinti”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Dante Ferretti: chi è lo scenografo tre volte premio Oscar
Lo scenografo Dante Ferretti, tre volte premio Oscar, sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, mercoledì 15 marzo, di Oggi è un altro giorno. Nato a Macerata nel 1943, Ferretti ha realizzato le scenografie di 95 film, lavorando con i più grandi nomi del cinema contemporaneo: da Martin Scorsese a Tim Burton, da Brian De Palma a Terry Gilliam, da Elio Petri a Ettore Scola, a Luigi Comencini a tantissimi altri, senza dimenticate Pierpaolo Pasolini con cui lavorò a nove film.
Un percorso professionale e artistico, coronato dalla conquista di ben tre Academy Awards per la migliore scenografia, il primo dei quali per “The Aviator” di Martin Scorsese nel 2005. “Dopo essere stato nominato 6 volte agli Oscar senza vincerlo non ci credevo più, quasi non ci volevo più andare fino a Los Angeles. Mi sono detto: ma chi se ne frega! Pensavo che sarebbe finita come le altre volte. Alla fine sono andato solo perché ha insistito Scorsese”, ha raccontato Ferretti a Che Tempo Che fa.
Dante Ferretti: la carriera e i riconoscimenti
Dante Ferretti ha conquistato il secondo Oscar nel 2008 per le scenografie di “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street” di Tim Burton e il terzo Oscar nel 2012 con “Hugo Cabret” di Martin Scorsese. Nella sua carriera lo scenografa ha vinto anche quattro British Academy Film and Television Awards, quattro David di Donatello, tredici Nastri d’argento e numerosissimi altri premi. Dante Ferretti ha compiuto 80 anni lo scorso 26 febbraio e nei giorni scorsi gli è stato conferito, dall’Università di Macerata, il dottorato honoris causa in Umanesimo e tecnologie. “Le cose troppo perfette finiscono per risultare finte. Ogni volta che devo ricostruire qualcosa, faccio sempre qualche errore, ma è proprio questo che rende l’effetto del reale. Quando si va in giro per strada, infatti, se si fa attenzione, si nota che c’è sempre qualcosa che non va, come un palazzo fuori posto. Quindi più errori si fanno, più la scenografia sembra vera”, ha detto Ferretti nel suo discorso.