Boom dell’export nel settore farmaceutico per la città di Ascoli, grazie al farmaco Paxlovid prodotto da Pfizer. Se fino al 2021 la città del Centro-Italia si posizionava al settimo posto fra le province esportatrici di farmaceutica, in un solo anno ha aggiunto quasi 8 miliardi di vendite ai suoi standard, arrivando addirittura a moltiplicare per sei il dato precedente. Come scrive “Il Sole 24 Ore”, l’origine del balzo delle vendite è in effetti proprio qui, “innescato dalle 15 milioni di confezioni di Paxlovid realizzate lo scorso anno. Dati non eccezionali in quantità, per un sito abituato a produrre volumi sette volte superiori e che, tuttavia, in termini di valore assumono un significato ben più rilevante”.
Ascoli, Friburgo e Newbridge (Irlanda), spiega ancora l’articolo, “sono le tre sedi che Pfizer ha selezionato nel mondo per produrre il nuovo farmaco antivirale, sviluppato per offrire un percorso di cure in cinque giorni nei primi stadi del Covid. La produzione marchigiana è stata avviata a inizio 2022 ed è risultata di impatto immediato sull’export provinciale globale”.
ASCOLI, BOOM NELL’EXPORT DI FARMACI GRAZIE AL PAXLOVID DI PFIZER: I DATI
A proposito di Ascoli e del fenomeno Pfizer, continua “Il Sole 24 Ore”, “se la città viaggiava in passato intorno ai 200 milioni di vendite estere al mese, da febbraio è visibile la svolta, con valori moltiplicati per cinque, fino al picco di due miliardi di luglio 2022, quasi quanto il valore dell’intero anno precedente. Come risultato la farmaceutica arriva ora sul territorio a valere il 90 per cento dell’export totale (dal 62 per cento) e Ascoli, per la prima volta nella sua storia, compare tra le prime 20 province esportatrici”.
La strategia Pfizer sul sito di Ascoli si è accompagnata a investimenti ingenti: “40 milioni di dollari per nuove linee produttive e 200 assunzioni per poter gestire i turni notturni resi necessari”, continua l’articolo. A testimonianza di una crescita che sembra davvero non conoscere battute d’arresto.