LA “MEDIA” DEI SONDAGGI POLITICI DI BIDIMEDIA: FDI SOTTO 30%, SCHLEIN STACCA IL M5S
Considerando i sondaggi politici delle ultime 4 settimane dei principali istituti demoscopici italiani, i sondaggi BiDiMedia offrono uno scenario piuttosto netto su quale sia l’attuale situazione politica nel Paese dopo la vittoria delle Primarie di Elly Schlein: è il Pd e non il M5s il principale partito dell’opposizione, elemento decisamente innovativo rispetto a quanto emerso dalle ultime Elezioni Politiche. Inoltre il Centrodestra, pur con le difficoltà del Governo in merito ai tanti temi “caldi” del momento (migranti, siccità, riforma fiscale, guerra in Ucraina) resta ancorato ad un saldo 45% guidato dal principale partito di coalizione che rimane Fratelli d’Italia.
Addentrandoci nei numeri dei sondaggi politici scopriamo come FdI secondo la “BiDiMedia” sia ancora il primo partito del Paese con il 29,6% dei consensi, davanti al Pd di Elly Schlein risalito fino al 18,5% (+2,4% rispetto agli ultimi sondaggi politici “mediati” da BiDiMedia). Al terzo posto in caduta libera il M5s di Giuseppe Conte scivolato fino al 16,2%: continua la lenta ma costante risalita della Lega di Salvini fino al 9%, staccando sia il Terzo Polo di Renzi e Calenda (7,6%) e sia Forza Italia di Silvio Berlusconi. Chiudono le intenzioni di voto nazionali l’alleanza Verdi-Sinistra al 3% ancora in discesa, PiùEuropa al 2,3%, ItalExit di Paragone all’1,9%, Unione Popolare all’1,1%, Noi Moderati allo 0,9% e Italia Sovrana Popolare allo 0,7%.
PRIORITÀ DEL NUOVO PD DI SCHLEIN: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI IZI
Il grande “balzo in avanti” del Pd dopo la vittoria di Elly Schlein, tanto nei consensi interni alla base Dem quanto nei sondaggi politici nazionali, pone ora un grande interrogativo su come potrà effettivamente cambiare il Partito Democratico nella lunga rincorsa alle Elezioni Europee del 2024. La sfida a distanza Schlein-Meloni fa intravedere quale potrà essere il terreno di scontro, anche se gli argomenti e le prime battaglie portate avanti dalla giovane neo segretaria sembrano differire con quanto chiede al momento la base dell’elettorato democratico. Almeno per quanto riguarda quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici di Izi autoprodotti dal Pd lo scorso 17 marzo: è stato chiesto di indicare una scala di priorità che dovrebbe avere d’ora in avanti il Pd con la nuova Segreteria di Schlein.
Ebbene, l’agenda dem non vede al primo posto né l’ambiente né i diritti LGBT, né il Ddl Zan né tantomeno l’immigrazione: al primo posto con l’85,7% delle risposte è il rafforzamento della sanità pubblica, seguita a ruota (84,7%) dalla forte iniziativa a difesa dei salari. Insomma, a Schlein vengono chiesti provvedimenti tipici di una socialdemocrazia progressista e di sinistra: seguono infatti nella scala di priorità fissata dai sondaggi politici Izi il salario minimo, i limiti ai contratti precari e i finanziamenti alla scuola pubblica (abolendo quelli alla scuola privata). “Solo” al 77,5% viene indicata la lotta al cambiamento climatico come priorità, ancor meno le pensioni minime, la lotta alle discriminazioni di genere e la pace in Ucraina: per trovare i matrimoni gay come priorità bisogna scendere al 62,8%, per i diritti LGBT il 62,4%, contrasto alle correnti nel partito il 60,9%, Ius Soli al 57,7% e difesa del reddito di cittadinanza al 52,4%.