Jason Leitch è un medico consulente clinico del governo scozzese, membro del consiglio di amministrazione dell’assistenza sanitaria pubblica, che ha operato prevalentemente durante il periodo della pandemia di Covid. Leitch è stata la personalità principale, protagonista della maggior parte delle decisioni in materia di misure restrittive che hanno coinvolto la popolazione, tra cui la chiusura delle scuole e il lockdown imposto a tutti. Ora il consulente ammette pubblicamente di aver commesso alcuni errori di valutazione. Infatti, il risultato dei due anni di chiusura generale, ha portato danni irreversibili in materia di educazione.
Secondo il Daily Mail, Leitch avrebbe ora fatto un dietrofront rispetto alle dichiarazioni in difesa delle restrizioni, dicendo “abbiamo agito con quello che sapevamo all’epoca, e dovevamo avere il consenso della maggior parte della popolazione perché siamo in democrazia“. Ha poi sottolineato che è proprio per motivi di consenso che venne messo a capo della consulenza sanitaria, perché in tempi di crisi pandemica le persone tendono a dare più fiducia ad un medico rispetto che ad un politico. In questo caso Leitch intendeva dire, secondo i giornali, che quando è scoppiata l’epidemia di Covid, l’ex primo ministro scozzese Nicola Sturgeon non godeva di grande approvazione popolare, con più della metà del Paese che si dichiarava contro.
Jason Leitch, consulente sanitario del governo scozzese: “Chiudere le scuole è stato un grande errore”
Le dichiarazioni di Jason Leitch, riportate dal Daily Mail, fanno riferimento ad un recente incontro nel quale si parlava di fede ai tempi del Covid, tenutosi nella chiesa “Christ Church” di Morningside a Edinburgo. In questa occasione il consulente sanitario del governo avrebbe ammesso di “aver fatto molti passi falsi nel gestire la situazione“, soprattutto per quanto riguarda la decisione di chiudere completamente le scuole. Su questo è attualmente accusato dalle famiglie di aver causato una grave mancanza educativa, costringendo gli studenti a restare chiusi in casa. Le conseguenze, ha affermato Leitch, “saranno con me per sempre“, ammettendo anche di sentire un profondo senso di colpa per aver negato alle persone il contatto umano, anche solo un abbraccio.
“Le persone sono morte in solitudine e quello che è accaduto nelle case di riposo e nelle scuole non me lo perdonerò mai“, ha poi dichiarato il medico di fronte al pubblico. Tornando sulla questione educativa ha poi affermato: “La decisione di lasciare gli studenti a casa è stata una presa di posizione politica che ha avuto un grave impatto su un’intera generazione“. Alla luce di quella che è la situazione oggi “non lo rifarei” perché “il lockdown ha avuto effetti peggiori del Covid stesso“, ha aggiunto, guadagnandosi l’approvazione da parte di tutto il pubblico presente all’incontro.