È in esame in queste ore il nuovo decreto legislativo che regola le tutele dei consumatori nel periodo dei saldi. Si sono da poco conclusi, infatti, quelli invernali che lasceranno spazio a luglio a quelli estivi che partiranno con un nuovo battaglione di regolamenti, che strizzano soprattutto l’occhio ai consumatori nell’ambito delle pratiche scorretta a cui, troppo spesso, abbiamo assistito negli ultimi anni, con sconti che nascondevano, talvolta, anche aumenti dei prezzi originali.
Le novità potenzialmente previste dal nuovo decreto legislativo per i saldi sono parecchie ed importanti, tutte fini a garantire la correttezza commerciale degli scontitrasparenza che, se non rispettate, prevedono anche delle sanzioni per le attività commerciali. In particolare, sarà necessario che le attività commerciali, nel corso di tutto il periodo dei saldi, espongano oltre al prezzo scontato e a quello normale di vendita, anche il minore a cui lo stesso oggetto è stato venduto nell’arco dei 30 giorni precedenti (oppure del periodo da cui è stato messo sul mercato per prodotti più recenti), ad esclusione dei prodotti agricoli e di quelli alimentari deperibili.
Saldi: recesso e sanzioni
Oltre alla trasparenza, però, il nuovo decreto legislativo sui saldi prevederà anche delle importanti novità nell’ambito del diritto di recesso e delle sanzioni collegate alle pratiche scorrette. Per il recesso è stato aumento il limite dai 14 giorni precedentemente previsti a 30. Questo, ovviamente, per quanto riguarda i contratti stipulati e non le vendite dirette, con il vincolo che siano stati firmati nell’ambito di visite non richieste all’abitazione del consumatore, oppure delle escursioni organizzate dagli agenti di vendita.
Al fine, infine, di garantire il corretto rispetto delle nuove norme sui saldi, il decreto legislativo ha anche incrementato le sanzioni previste per le pratiche scorretteda 5 mila a 10 milioni di euro, mentre le pratiche truffaldine diffuse saranno multate per il 4% del fatturato complessivo. Lo stesso impianto sanzionatorio, invece, sarà applicato in caso il garante individui nei saldi anche l’inclusione di clausole vessatorie. I consumatori, infine, potranno procedere ad agire per vie legali al fine di ottenere un risarcimento del danno subito, la riduzione di un prezzo o la risoluzione del contratto.