Nel 2016 è uscito un film documentario, ‘Vaxxed‘, censurato in molti Paesi del mondo in quanto imperniato sugli studi e sulle ricerche effettuate sui possibili effetti avversi dei vaccini sui bambini. Magari anche per questo non tutti ne hanno sentito parlare. Il film è stato l’occasione inoltre, soprattutto negli ultimi tre anni, per analizzare le conseguenze anche sul resto delle persone, con riferimento ai vaccini anti-Covid. Le rivelazioni, come è facile immaginare, sono sempre state contestate sia dai vari governi che dalle case farmaceutiche, che si sono sempre affrettati a smentire e censurare.
Ma cosa c’è di vero? Perché quanto viene raccontato appare così scomodo? In una recente intervista di Byoblu al dottor Andrew Wakefield, medico specializzato in gastroenterologia (radiato dall’albo per aver cercato la verità sui vaccini), e da Del Bigtree, affermato giornalista scientifico statunitense, rispettivamente regista e produttore del docu-film, non sono mancati anche approfondimenti scientifici che portano a spunti di riflessione anche chi è profano della materia medica.
Correlazione tra vaccini e autismo sui bambini
La querelle intorno ai vaccini anti-morbillo, parotite e rosolia risale agli anni ’90, quando si cominciò a diffondere la possibilità che potessero causare l’autismo nei bambini che ricevevano l’inoculazione. ‘Vaxxed’ parte proprio da uno studio, pubblicato nel 1998 su Lancet e poi ritirato, basato su alcune rivelazioni fornite da un informatore interno al CDC, l’agenzia federale degli stati uniti volta al controllo della sanità pubblica. Lo studio, all’epoca, si diffuse a macchia d’olio, portando ad un disincentivo da parte di molti genitori nel far vaccinare i propri figli. E inevitabile fu la pronta risposta del mondo scientifico, il quale iniziò a screditare Wakefield e la sua ricerca. Sta di fatto che, in base a quanto è emerso, negli Stati Uniti un bambino autistico su 44 ha ricevuto il vaccino contro il morbillo. E questo non può che far preoccupare, se consideriamo che anche nel nostro Paese casi simili non sono mancati. Il film documentario è tra l’altro arrivato in Italia quando la Legge Lorenzin ha imposto 10 vaccinazioni ai bambini ( tra cui proprio quella oggetto di critiche) pena l’impossibilità di essere iscritti all’asilo nido e all’infanzia, senza concentrarsi sugli studi di farmacosorveglianza che potessero eventualmente smentire gli studi di Wakefield.
Vaccini e Covid: le anomalie
Sia Wakefield che Der Bigtree, nel corso dell’intervista, hanno poi esteso la loro attenzione anche ai vaccini anti-Covid, concentrandosi sul discorso intorno all’assenza dei dovuti test per capirne l’affidabilità e la sicurezza, specialmente di fronte ad una nuova metodologia di vaccinazione, quale quella sull’mRna. Un altro aspetto di rilievo su cui è stato posto l’accento è quello dell’assenza di responsabilità civile dei medici, che solleva gli stessi da qualsiasi conseguenza laddove si dovessero riscontrare effetti avversi, spostando ogni responsabilità sul diretto interessato, ‘costretto’ a firmare un consenso firmato con cui farsi carico di ogni conseguenza. Il tutto infine, come dichiarano i produttori del docu-film, finisce col ripercuotersi su quegli stati, come l’Italia, privi di un sistema di farmacosorveglianza attivo, che al contrario fanno affidamento su un sistema passivo, in cui sono solo medici e pazienti a segnalare gli effetti avversi. E questo non può essere considerato sufficientemente affidabile. In definitiva, le rivelazioni dei produttori di ‘Vaxxed’ potrebbero far sfociare in zona ‘novax’ (termine ormai coniato in occasione della pandemia), ma potrebbero anche far sorgere dubbi, soprattutto circa tutta l’omertà in cui si vorrebero far finire gli studi contrari alla narrativa dominante.