Seccato e indispettito, a tratti polemico con i giudici nel corso del processo per la morte dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli. Così Benno Neumair, il giovane di Bolzano imputato del duplice omicidio di padre e madre avvenuto nel gennaio 2021, è apparso in alcuni momenti di tensione in aula quando, alle domande in Corte d’Assise, ha risposto con toni quasi di sfida prima della sentenza di condanna all’ergastolo emessa a suo carico a novembre. A mostrare alcune sequenze delle sue dichiarazioni è Storie di Sera, trasmissione di approfondimento condotta da Eleonora Daniele che ha ripercorso le livide parole spese dall’imputato durante il dibattimento.
In alcuni passaggi di Benno Neumair alla sbarra, le sue lamentele per non aver potuto fare due passi o bere un caffè in costanza di interrogatorio, ma non solo: dopo aver confessato l’uccisione dei genitori, davanti al giudice si sarebbe mostrato persino scocciato nel dover ripetere la sua versione dei fatti. “Ho già detto ai pm, ero sveglio. Devo dire le cose tre, quattro volte? Lei sicuramente non è stupido – ha detto Benno Neumair al giudice – ma c’ha qualche strategia dietro, diciamo le cose come sono. Si ricorda quello che ho appena detto al dottore? L’ho appena detto e lo ribadisco adesso, per l’ultima volta, là ci sono le registrazioni e lo sentiamo due volte. Mi ricordo che c’era uno squillo del campanello della sveglia del cellulare, non mi ricordo e non mi ricordo assolutamente di aver parlato. Ci siamo? Lo devo dire un’altra volta? A posto allora“.
Benno Neumair al giudice: “Perdiamo tempo per niente”
Durante un altro passaggio delle sue dichiarazioni in aula, imputato del duplice omicidio dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli, Benno Neumair ha ricalcato il suo fastidio per il trattamento che lamenta di aver subito durante il processo. “Perdiamo tempo per niente – ha detto davanti al giudice –. Lei sa che cosa ho fatto in questa ora scarsa? Sono stato portato come un birillo su e giù per le scale, dentro e fuori dalla macchina, avanti e indietro dal carcere, senza mangiare niente perché il vitto del carcere passa dalle 12 all’una quindi non ho mangiato niente e ho avuto il tempo neanche 5 minuti per andare in bagno“.
Subito dopo, Benno Neumair ha rincarato la dose con un’altra serie di dichiarazioni non attinenti ai delitti contestati: “Se adesso continuiamo con queste domande, a mo’ di perder tempo, per la centesima volta a ripeter le cose che ho già detto, facciam baracca e burattini e chiudo qua perché non c’ho voglia. Quindi se mi fa una domanda inerente che serva a qualche cosa volentieri, altrimenti mi metto per il diritto dei carcerati che a un certo punto vengono anche trattati peggio dei cani qua. Non ho avuto neanche il tempo di bere un caffè o di fare due passi all’aria. Grazie“.