Filippo Tortu si prepara alla nuova stagione all’aperto. Sulle pagine di Repubblica, l’atleta è tornato sulla vittoria di Tokyo, con l’oro straordinario vinto nella 4×100: “Quando guardo quel video, la cosa che mi emoziona di più è proprio l’abbraccio con Fausto Desalu. In quell’abbraccio c’è il senso dello sport. È stata la prima e unica volta in cui l’atletica mi ha fatto piangere”. Per il corridore, “La staffetta è una grande espressione di sport di squadra. È una responsabilità divisa e condivisa, il 25% dei centesimi è di ognuno. Ti metti in gioco soprattutto per i tuoi compagni, per un bene comune, assoluto”.
Ceccarelli è la rivelazione dell’anno dell’atletica azzurra. Per Tortu “È sempre bello lavorare in gruppo, è sempre bello passarci giorni assieme. Ho conosciuto Samuele Ceccarelli e ora capisco come abbia ottenuto i risultati: è una persona seria, concentrata, e allo stesso tempo non si prende mai troppo seriamente. A volte capita che dopo un risultato eccezionale, come il suo oro europeo nei 60, ci si possa montare la testa. Ma sono certo che non sarà il suo caso”.
Filippo Tortu: “La 200 metri mi darà grandi soddisfazioni”
Ai Mondiali di Budapest Tortu dovrebbe correre anche nella 4×100: “Per fortuna la formazione non la faccio io, sarebbe davvero difficile scegliere. Le decisioni del responsabile Filippo Di Mulo saranno complicate, ma come sempre quelle giuste. L’abbondanza è una fortuna dell’atletica italiana, in tanti settori. È un momento meraviglioso”. A livello individuale, però, la gara più importante sarà la 200 metri: “Sono convinto che sarà la gara che mi darà maggiori soddisfazioni. Anche in questo ripenso spesso a Mennea, alle sue gare, al suo record“.