Maurizia Cacciatori, simbolo della pallavolo italiana con 228 presenze in nazionale con un oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2001, due medaglie agli Europei, un bronzo nel 1999 e un argento nel 2001 il premio di miglior palleggiatrice al Mondiale del 1998, ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera di alcune icone dello sport italiano. La nuova donna “simbolo”, dopo il ritiro di Federica Pellegrini, è da ricercare nello sci: sono varie le alternative tra Goggia, Brignone, Bassino e Curtoni.
“Il loro sport è tosto e faticoso, ma sono straordinarie nel mettersi in gioco in ogni gara e nel portare il loro esempio. Sostengo tutte le atlete, ma le sciatrici le seguo con particolare attenzione anche perché io sulla neve sono una grande fifona”, ha spiegato l’ex pallavolista azzurra.
Maurizia Cacciatori: “L’Italia vuole bene a Paola Egonu”
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, Maurizia Cacciatori ha parlato anche di Paola Egonu, travolta dalle critiche dopo aver sottolineato che l’Italia può essere definita un paese razzista: “Questo non significa che siano tutti razzisti o ignoranti. Secondo me è un paese razzista che però sta migliorando. Non voglio sembrare polemica o fare la parte della vittima, ma voglio semplicemente dire come stanno le cose”.
Per l’ex pallavolista, i toni usati da Paola Egonu sono stati un po’ eccessivi: “Non ci sto a dire che gli italiani sono razzisti. L’Italia vuole bene a Paola, le ha insegnato a giocare a volley e lei ne è consapevole. Comunque apprezzo che poi abbia riconosciuto di essere andata oltre il segno”.