Per i content creator che offrono i loro servizi su Onlyfans nel Regno Unito la chirurgia estetica può essere deducibile. A deciderlo, come riportato da Daily Mail, è stato l’Hm Revenue and Cusoms (Hmrc), ovvero l’Agenzia delle Entrate inglese, che ha già applicato questa norma a dei casi specifici. Alcuni lavoratori autonomi di questo genere, in quanto “artisti o intrattenitori” che utilizzano il proprio corpo, hanno potuto attribuire le spese sostenute per i ritocchini ai costi d’impresa.
Il tutto ad una condizione, ovvero che i diretti interessati siano in grado di dimostrare che le spese sono state realmente necessarie esclusivamente per motivi professionali. Un aspetto che al momento risulta particolarmente problematico, dato che non esiste un’evidenza dei fatti. A riuscirci, nonostante ciò, pare sia stata una content creator che è voluta rimanere anonima, che ha deciso di sottoporsi ad una operazione per aumentare la taglia del seno, in modo da essere maggiormente appetibile al proprio pubblico. In passato c’erano stati dei casi simili, ma non avevano avuto tale risonanza mediatica. Un presentatore prima radiofonico e poi televisivo, nel 2003, aveva infatti attribuito alla sua attività lavorativa il costo sostenuto per raddrizzarsi i denti dopo il cambio di ruolo.
Chirurgia estetica deducibile per chi lavora su Onlyfans: è polemica
Il fatto che la chirurgia estetica possa essere deducibile per chi lavora su Onlyfans Uk, tuttavia, ha creato non poche polemiche. “È inammissibile che un’operazione non correlata alla salute sia una spesa che può essere sottratta dall’ammontare del reddito complessivo”, hanno sottolineato in molti. Altri, invece, si sono soffermati invece sul fatto che le star della piattaforma hanno parecchi introiti e potrebbero pagarsi da sé le spese di questo tipo. Megan Barton-Hanson, tra le più famose, ha guadagnato ad esempio 1,5 milioni di sterline in due anni. Un’operazione al seno, invece, costa tra 3.500 e 8.000 sterline.
La contabile Rachel Harris, che ha assistito il chirurgo estetico e la content creator anonima che hanno usufruito dell’agevolazione fiscale, si oppone tuttavia alle critiche. “La guida dell’HMRC è obsoleta per l’era dei social media, dato che ci sono circa 100.000 influencer che lavorano in Gran Bretagna. Queste regole sono state stabilite quando le persone non creavano il tipo di contenuto che fanno ora. Abbiamo bisogno di più indicazioni”, ha affermato.