I Cugini di Campagna ricordano insieme il difficilissimo periodo della malattia di Ivano Michetti, chitarrista e leader dello storico gruppo, e parlano dello snobismo con cui spesso sono stati trattati in tv e nel mondo dello spettacolo. Di quell’ictus improvviso, Ivano spiega con voce rotta dall’emozione che “è qualcosa lassù che mi ha protetto, ha fatto un miracolo”. Ospite della trasmissione Bella Ma’ in onda su Rai 2, confessa che “durante la malattia soprattutto la fede mi ha sorretto, io sono stato un mese in coma per questa cosa che può succedere a tutti”.
Ivano Michetti ha conosciuto la profonda fede nei confronti della Madonna quando “da bambino, a 9 anni, io ero un cantore contraltista della Cappella Sistina con insegnante il grande maestro monsignor Bartolucci, che era dell’ordine dei Servi di Maria”. Della sua infanzia ricorda che “a 9 anni ero un po’ monello, andavo alla Fontana di Trevi a prendere le monetine, lui mi sorprese e mi chiuse in Cappella Sistina dalle sette di mattina alle sette di sera. A 9 anni servivo la messa in latino e questa musica era celestiale e bellissima”. Un incontro avvenuto quindi da giovanissimo e che l’ha cambiato per sempre. Anche il gemello, Silvano Michetti, vuole dare il suo racconto della malattia del fratello: “è stato un periodo molto duro, perché venendo a mancare lui che era il leader del gruppo mi sono sobbarcato di un sacco di problemi. Non sapevo come fare, c’erano anche i concerti da fare. È stato un periodo che è meglio non ricordare”.
Cugini di Campagna, “Ivano Michetti ne ha passate tante, avevamo fiducia in lui”
Tiziano Leonardi ricorda che durante il mese in cui Ivano Michetti è stato in coma in seguito all’ictus “era il periodo del Covid quindi era difficile essere fisicamente di supporto a una persona anche per una cosa pratica, non potevamo entrare. È stato un periodo duro ma abbiamo sempre creduto in cuor nostro nella verve di Ivano, che ne ha passate di ogni e noi lo sapevamo bene perché lo conosciamo”. A oggi però il leader dei Cugini di Campagna è tornato più in forma che mai, al punto da rispondere a tono alle critiche e allo snobismo con cui sono stati più volte considerati nel corso della loro lunghissima carriera.
Un atteggiamento che per Ivano è dovuto al fatto che “noi ci vestiamo così, noi cantiamo colà, è perché noi non cambieremo mai – si sfoga nel salotto di Bella Ma’ – Ogni volta che ci vedono ci dicono basta, che dobbiamo ammodernarci, che dobbiamo fare qualcosa per adeguarci all’attualità. Io dico che se mi cambio e mi tolgo questo vuol dire che sono stato falso per cinquant’anni”.