Il cibo spazzatura è probabilmente più letale del Covid. Lo afferma il Times, che analizza come i cibi abitualmente consumati nella dieta in Inghilterra e in gran parte dell’Occidente sia una delle cause principali di morte nel Paese.
Nel Regno Unito infatti il 57% della dieta è costituito da alimenti ultra-lavorati, in particolare prodotti confezionati, che essendo stati sottoposti a diverse fasi di lavorazione industriale sono ricchi di calorie e al contempo privi di qualsiasi nutriente. Addirittura, l’80% degli alimenti trasformati venduti in Gran Bretagna è considerato dalle linee guida dell’OMS come non salutare per i bambini.
Il 60% degli adulti inglesi è sovrappeso oppure obeso, una percentuale che entro il 2060 è destinata a raggiungere l’80%. Essere obesi comporta un aumento di disturbi quali depressione, ansia, infertilità, ipertensione, dolori articolari, affanno e disturbi del sonno, a cui si aggiunge un lungo elenco di patologie tra cui cancro, demenza, insufficienza cardiaca e diabete di tipo 2, il quale a sua volta aumenta il rischio di cecità, neuropatia periferica e amputazione degli arti. Insomma, il Times sottolinea che il problema della dieta a base di cibo spazzatura ultra-lavorato e processato è una questione seria, al punto che entro il 2035 si prevede che il Servizio sanitario nazionale arriverà a spendere per i trattamenti del diabete di tipo 2 più di quanto non spenda a oggi per la cura dei tumori.
Dieta a base di cibo spazzatura ultra-lavorato: “mangiamo 5 volte più patatine rispetto agli anni Settanta”
I cibi che combinano grassi e zuccheri sono i più graditi dal nostro organismo perciò, come analizza il Times, i produttori di alimenti utilizzano questa formula in prodotti come gelati, cioccolato al latte e biscotti, sapendo che la troviamo irresistibile. Anche i prodotti salati come i piatti pronti sono spesso inzuppati di zucchero e olio per renderli più “saporiti”. Gli alimenti trasformati però tendono a essere poveri di acqua e fibra insolubile, e come effetto hanno un rallentamento dei segnali di sazietà dell’organismo, quindi ne mangiamo di più.
Il cibo spazzatura ultra-lavorato e processato inoltre non solo è più facile da vendere, ma anche più economico da produrre dato che il nostro sistema alimentare occidentale ha creato un’abbondanza di zucchero, farina e olii vegetali. Gli alimenti altamente trasformati sono, in media, tre volte più economici per caloria rispetto agli alimenti più sani, diventando un vero problema nelle fasce più povere. Un cittadino inglese medio nella sua dieta oggi consuma cinque volte più patatine rispetto al 1972 e mangia 1,5 volte più cereali per la colazione, che a loro volta sono diventati molto più zuccherati rispetto al passato. La sola industria dolciaria, una piccola porzione del mercato degli alimenti trasformati, vale 3,9 miliardi di sterline. L’intero mercato di frutta e verdura nel Regno Unito vale invece 2,2 miliardi di sterline all’anno.