BERLUSCONI RIVOLUZIONA FORZA ITALIA: MENO ‘POTERE’ PER RONZULLI E CATTANEO
Se non è rivoluzione poco ci manca: Silvio Berlusconi negli ultimi giorni ha messo mano con forza all’organigramma di Forza Italia di fatto rendendo meno “ingente” il peso specifico politico di Licia Ronzulli all’interno del board azzurro. Una linea, si presume ora, più “morbida” nei confronti della Premier Meloni e dell’intero Governo, più vicino insomma ad Antonio Tajani che non alla capogruppo al Senato (confermata ma senza più il coordinamento regionale della Lombardia). «Nelle prossime settimane annunceremo il nuovo assetto di Forza Italia in tutta la sua organizzazione», ha spiegato Berlusconi in una nota ieri dopo l’avvicendamento in diversi ruoli locali e nazionali del suo partito, «le nomine sono state decise per dare pieno supporto al lavoro che attende il partito in vista delle elezioni europee con una squadra coesa e radicata su tutto il territorio nazionale».
Nello specifico, Berlusconi ha nominato nuovo capogruppo di Forza Italia alla Camera il deputato Paolo Barelli, sostituendo il “ronzulliano” Alessandro Cattaneo (che affiancherà Anna Maria Bernini nel ruolo di vicecoordinatore FI con delega all’organizzazione territoriale del partito): Ronzulli rimane confermata al Senato ma appunto perde il coordinamento regionale lombardi. In generale, Forza Italia vede così 7 nuovi coordinatori regionali: Maria Elisabetta Alberti Casellati in Basilicata, Rosaria Tassinari in Emilia Romagna, Alessandro Sorte in Lombardia, Claudio Lotito in Molise, Marcello Caruso in Sicilia, Marco Stella in Toscana e Flavio Tosi in Veneto. Nell’intervista domenicale al “Corriere della Sera” è lo stesso Berlusconi a spiegare la “ratio” di questa semi-rivoluzione: «in politica l’immobilismo fa male, per questo Forza Italia si è sempre e continuamente rinnovata nella sua storia ormai trentennale».
“LINEA DECISA DA MARINA E FASCINA? DECIDO SEMPRE IO”: PARLA SILVIO BERLUSCONI
A domanda diretta sui ruoli modificati per Ronzulli e Cattaneo, due big del partito e stretti collaboratori dello stesso ex Premier, Berlusconi sul “CorSera” replica senza attaccare o citare nomi: «non abbiamo rottamato nessuno. Abbiamo reso più efficiente la struttura. Sostituendo alcuni coordinatori che, per diverse ragioni, avendo assunto altri incarichi o non essendo stati rieletti, non erano più in condizione di svolgere il loro compito con l’impegno di prima». Il cambio di coordinatori regionali e capogruppo alla Camera non significa, secondo Berlusconi, alcun cambio di strategia nel Governo «la linea politica di Forza Italia è quella indicata da me. Eventuali prese di posizione di singoli rappresentano solo opinioni e sensibilità individuali. Lo spostamento di Cattaneo non è una punizione, è una razionalizzazione, mentre abbiamo voluto recuperare l’esperienza e la saggezza di Paolo Barelli».
Al netto dell’effettivo messaggio che in realtà questi cambiamenti daranno all’esecutivo – con meno “potere” Ronzulli che fino ad oggi era stata spesse volte una voce di critica moderata all’operato della Premier Giorgia Meloni – ciò che Silvio Berlusconi intende smentire su tutta la linea sono le ricostruzioni di questi giorni circa la “nuova linea” imposta in Forza Italia da Marina Berlusconi (la prima figlia) e Marta Fascina (la parlamentare e compagna del Cavaliere): «Con mia moglie e mia figlia c’è un rapporto fatto di amore, stima e totale fiducia: quindi, come è naturale, capita spesso di parlare di politica e i loro consigli sono preziosi. Ma la linea politica e le scelte operative di FI sono esclusivamente una mia responsabilità. Quanto al rapporto con Meloni, esso è improntato alla massima lealtà, alla stima personale, a una amicizia sincera». Nella lunga intervista al “Corriere” c’è spazio anche per i temi caldi del momento, dalla guerra al tema dei diritti civili: «Ucraina? La mia linea non si discosta dal Governo», anche se «non mi impedisce di sperare che questa tragica guerra si concluda al più presto e che si torni alla ragionevolezza della diplomazia». In ultima analisi, Berlusconi rileva come Forza Italia abbia sempre garantito libertà di coscienza sui temi eticamente sensibili, ma sulla maternità surrogata (utero in affitto) «è una pratica inaccettabile ovunque sia praticata. Mi auguro che questa materia sia sottratta ad ogni strumentalizzazione di parte».