Nella serata di ieri il tribunale federale della nazionale della Figc, la Federazione italiana di calcio, ha reso noto le motivazioni in merito ai tre mesi di inibizione che sono stati inflitti ad Alfredo Trentalage, ex presidente dell’AIA, l’associazione italiana arbitri. Si tratta di una pena che era stata comminata lo scorso 17 marzo per quanto riguarda il caso Rosario D’Onofrio. “Valutate tutte le rilevanti circostanze fattuali – si legge nel documento ufficiali della Figc – e considerate natura e gravità dei fatti contestati, nei limiti dei capi a) ed e) dell’atto di deferimento, il Tribunale ritiene equa la condanna del deferito alla sanzione di mesi tre di inibizione”.
Il capo “a” viene definito dal giudice “parzialmente fondato” e attraverso lo stesso si contesta all’ex presidente degli arbitri “qualsivoglia iniziativa volta ad accertare il possesso in capo al D’Onofrio dei requisiti di professionalità e di moralità prima di proporlo alla carica di Procuratore Arbitrale Nazionale”.
ALFREDO TRENTALANGE, LE MOTIVAZIONI DEL TRIBUNALE: ECCO COSA SI LEGGE NEL DOCUMENTO FIGC
Per quanto riguarda invece l’accertamento dei requisiti di moralità, il tribunale ritiene che a “Trentalange non possa essere addebitata alcuna omissione disciplinarmente rilevante”. In merito invece alla mancata verifica dei requisiti professionali il Collegio ritiene il contestato addebito fondato perché “è emerso che Trentalange fosse a conoscenza della ritenuta inadeguatezza del D’Onofrio a rivestire quella carica”.
Infine fondato anche il capo “e”, quello dell’incolpazione, visto che il Collegio scrive: “Risulta, infatti, agli atti di causa che Trentalange, all’epoca Presidente dell’AIA, non abbia posto in essere alcuna iniziativa tesa ad accertare l’illecita attività del D’Onofrio, che ha conseguito importanti rimborsi, agli evidenti danni dell’Associazione, per spese suffragate da biglietti ferroviari falsificati”. Infondati invece tutti gli altri capi d’accusa mossi dalla procura federale nei confronti di Trentalange. L’ex fischietto Trentalange era stato deferito lo scorso 20 gennaio in merito alla vicenda riguardante l’ex procuratore nazionale dell’AIA Rosario D’Onofrio, arrestato per traffico internazionale di droga.