Il caso di Raffaele Lioce, accumulatore seriale 80enne trovato morto in casa a Foggia dopo mesi, sepolto sotto una montagna di rifiuti e oggetti di ogni genere, ha scosso le cronache e torna a Chi l’ha visto? nella nuova puntata. Sarebbe stato proprio l’intervento della trasmissione di Federica Sciarelli a portare all’avvio delle attività di sgombero sollecitate da tempo dai vicini che per primi lanciarono l’allarme alle autorità, consentendo così il ritrovamento del cadavere nella camera da letto diverse settimane dopo il primo accesso dei Vigili del fuoco che avrebbe dato esito negativo.
Inizialmente, nessuno degli operatori intervenuti sul posto si sarebbe accorto della presenza del corpo e le operazioni di liberazione dell’abitazione sarebbero state tardive. Lo denunciano i residenti del condominio in cui viveva Raffaele Lioce, una vita semplice da pensionato finita in tragedia in uno stato di evidente abbandono. Davanti alle telecamere del programma di Rai3, un amico di Raffaele Lioce ha dichiarato che si poteva arrivare prima alla scoperta del corpo senza vita dell’80enne: in casa, infatti, sarebbero state presenti le stampelle dalle quali non si sarebbe mai potuto separare per via dei suoi problemi di deambulazione. A trovare il cadavere è stato uno degli operai della ditta incaricata di riprendere lo sgombero: “La testa fuoriusciva da sotto al letto, lui stava in diagonale e le gambe verso il muro – ha dichiarato l’uomo a Chi l’ha visto? –. Mentre pulivo la zona, mi sono abbassato e involontariamente l’ho toccato, poi ho visto che era un corpo solido e mi sono fermato. Sopra di lui c’era roba ammassata, indumenti, giornali, immondizia di ogni genere. Il cadavere stava là da 3-4 mesi, era in putrefazione. Non ci aspettavamo di trovare un corpo, ci avevano detto che l’appartamento era stato già controllato ed era libero“.
I vicini di casa di Raffaele Lioce: “Sgombero interrotto dopo il ritrovamento del corpo”
La situazione nel condominio in cui viveva Raffaele Lioce, a Foggia, sarebbe come una bomba a orologeria. Cattivo odore, topi e insetti sarebbero ormai l’incubo quotidiano dei vicini di casa che, dopo il ritrovamento del cadavere dell’anziano, lamentano la mancata conclusione delle operazioni di sgombero. L’attività si sarebbe interrotta a seguito della scoperta e, per paura di trovarsi gli appartamenti invasi da “ospiti sgraditi”, alcuni residenti hanno “sigillato” la porta dell’abitazione di Raffaele Lioce con del cellophane nella speranza che si arrivi presto a una soluzione con la definitiva bonifica dell’appartamento.
Il cadavere di Raffaele Lioce, secondo una prima ricostruzione, vi si trovava all’interno da circa 3-4 mesi e sarebbe stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione. Più volte i vicini avrebbero sollecitato un intervento nel sospetto che l’anziano potesse essere deceduto in casa, sepolto sotto i cumuli di rifiuti e oggetti che avrebbero trasformato l’appartamento in una sorta di discarica. E avevano ragione: Raffaele Lioce è sempre rimasto lì, morto da tempo, e il primo sopralluogo si sarebbe concluso in un nulla di fatto con il mancato ritrovamento. “La priorità ora è liberare la casa e fare una disinfestazione, la situazione è insostenibile“, ha sottolineato un vicino di casa a Chi l’ha visto?.