L’E-COMMERCE CONTRO L’INFLAZIONE
Il 60% degli italiani è convinto che l’e-commerce abbia contribuito a frenare gli effetti negativi dell’inflazione. E’ una considerazione ancora più interessante, dal momento che il 70% dei nostri concittadini vede proprio nell’incremento dei prezzi e nel costo della vita, il principale problema in Italia. Di gran lunga più sentito e grave di quello che viene indicato come il secondo problema con cui fare i conti (quasi 30 punti percentuali in meno rispetto all’inflazione), cioè la disoccupazione. Questa percezione è trasversale a tutte le fasce d’età e presente uniformemente in tutte le aree geografiche.
Nell’ultimo anno, l’inflazione ha ridotto il potere di acquisto degli italiani, inducendoli nel 2023 a modificare i propri comportamenti d’acquisto: 9 italiani su 10 affermano che il proprio potere d’acquisto si sia ridotto nell’ultimo anno, con le fasce d’età più colpite fra i 46 e i 60 anni e gli over-60. Per questa ragione, i consumatori italiani dichiarano che modificheranno i propri comportamenti d’acquisto nel 2023, in termini di maggiore attenzione ai prezzi (64,8%) e ricerca di promozioni e sconti (56,2%).
UNA RICERCA AMBROSETTI
Sono le principali evidenze emerse dalla survey realizzata da The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon, dal titolo “Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani”, presentata oggi, 29 marzo, presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma. Obiettivo dello studio è stato analizzare l’impatto dell’inflazione sulle abitudini di consumo degli italiani e il ruolo del commercio elettronico. Per l’occasione, sono intervenuti Lorenzo Tavazzi (Partner, The European House – Ambrosetti), Mariangela Marseglia (Country Manager Italia e Spagna, Amazon), Stefano Menghinello (Direttore, Direzione Centrale per l’analisi e la valorizzazione nell’area delle statistiche economiche dell’ISTAT), Giuseppe Tripoli (Segretario Generale, Unioncamere), Alberto Pirrone (Direttore Generale, Altroconsumo) e il senatore Francesco Silvestro (Segretario, Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare).
I VANTAGGI DELL’ONLINE
Dalla survey emerge una maggiore percezione dell’economicità del canale commerciale online tra i più giovani e tra i cittadini con livelli di istruzione più alti. Mentre i benefici in termini di maggiore accessibilità e ampiezza dell’offerta sono percepiti soprattutto dalle fasce d’età più anziane. La percezione del beneficio del commercio online sul potere d’acquisto è poi maggiore dove l’inflazione ha colpito di più e, principalmente, nel Mezzogiorno. I benefici del commercio elettronico non si riferiscono solamente ai prezzi, ma anche alla maggior reperibilità e alla più ampia offerta online di molti prodotti: ben 2 italiani su 3 ritengono che il canale online garantisca migliore accessibilità e maggiore varietà nell’offerta, in particolare nei Comuni con meno di 10 mila abitanti.
I BENEFICI DELLA DIGITALIZZAZIONE
“Negli ultimi anni, la digitalizzazione è diventata sempre più un fattore fondamentale per la vita dei cittadini e le attività delle imprese – ha commentato Lorenzo Tavazzi, The European House-Ambrosetti – all’interno del nuovo paradigma, uno dei settori più impattati è il commercio, e in particolare quello digitale. L’e-commerce è un fenomeno trasformativo, con benefici economici, industriali e sociali rilevanti per i cittadini e il sistema-Paese. Infatti, dal nostro Studio emerge anche il ruolo sociale del commercio digitale: in un contesto di elevata inflazione, 6 italiani su 10 ritengono che l’e-commerce abbia permesso loro di aumentare o mantenere invariato il proprio potere di acquisto nell’ultimo anno”.
UN’OCCASIONE PER IL MADE IN ITALY
Il commercio elettronico si rivela anche un canale privilegiato per favorire il consumo dei prodotti Made in Italy. Secondo la survey, 3 italiani su 4 acquistano proprio prodotti Made in Italy via e-commerce. Le categorie merceologiche del Made in Italy più apprezzate online sono Fashion (43,7%), Food&Beverage, (32,5%) e Furniture (23,4%), ovvero le «3F» del Made in Italy in cui è riconosciuta all’Italia una leadership a livello internazionale, rappresentando il 30% del valore aggiunto (74,8 miliardi di euro), il 37% dell’export (125,3 miliardi di euro) e il 40% dell’occupazione del sistema manifatturiero italiano (1,5 milioni di occupati). L’indagine presentata al Senato è stato “un momento di approfondimento di numeri e dati che ci hanno permesso di comprendere le abitudini e le percezioni degli italiani su un nuovo concetto di acquisto, completamente digitale e complementare a quello fisico, e di come il canale online abbia importanti effetti sociali, come la mitigazione degli effetti negativi dell’inflazione sui cittadini. È stato un momento di confronto importante anche per chi come me riveste anche il ruolo di imprenditore” ha commentato il senatore Francesco Silvestro.
LA MULTICANALITA’
La maggiore diffusione dell’e-commerce porta con sé benefici per i consumatori anche grazie al miglioramento nell’offerta dei retailer fisici: 1 italiano su 4 ha osservato un miglioramento nell’offerta del commercio tradizionale negli ultimi anni, in termini di maggiore economicità (49,1%), di maggiore facilità di accesso ad informazioni su sconti e promozioni (42,5%) e migliore qualità del servizio di assistenza (40,3%). Un esempio di questo effetto è il Black Friday: ora consuetudine del canale sia online che offline o il Cyber Monday nato online e ora presente anche nel commercio tradizionale, che hanno portato a milioni di persone la possibilità di risparmiare sullo shopping di Natale in ogni categoria: dalla moda alla casa, dall’elettronica ai giocattoli, dalla bellezza ai dispositivi elettronici e molto altro ancora. Insomma il canale online del commercio finisce per migliorare tutte le esperienze del commercio multicanale.
L’INTEGRAZIONE CON I NEGOZI FISICI
“Lo studio elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Amazon certifica il valore aggiunto dell’e-commerce all’economia del Paese – ha commentato l’onorevole Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze, che non è potuto essere presente all’evento, ma ha voluto conoscere nel dettaglio la ricerca -. Spesso questo strumento viene inteso in contrapposizione al commercio fisico, portando a una distorsione del dibattito. Lo studio evidenzia, invece, come essi siano complementari e come il commercio elettronico porti grandi vantaggi ai negozi fisici che possono sfruttarlo per migliorare la propria offerta e ampliare la platea dei potenziali clienti. L’e-commerce garantisce, inoltre, una maggiore attenzione per il consumatore che, non solo può avere accesso a un servizio clienti dedicato, ma attraverso il confronto fra i diversi prezzi contribuisce a limitare la speculazione e a contrastare l’inflazione. Infine, mi preme sottolineare il ruolo dell’e-commerce nell’offrire un importante servizio a chi si trova in una condizione di ridotta mobilità o nelle zone interne, con una minor penetrazione commerciale”.
IL RUOLO DI AMAZON
In questo contesto Amazon si posiziona al primo posto tra i principali brand – sia fisici che marketplace – con maggiori benefici percepiti dagli italiani su contributo al potere d’acquisto, economicità e varietà e ampiezza dell’offerta. Mariangela Marseglia, Country Manager Italia e Spagna di Amazon conclude: “Nei momenti di difficoltà, le persone tendono a scegliere le aziende di cui si fidano e che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo. È quello che gli italiani hanno riscontrato nell’e-commerce e su cui noi siamo impegnati sin dal primo giorno: offrire prezzi bassi, un’ampia selezione di prodotti, consegne rapide, e un servizio post vendita efficiente. Per essere ancora più vicini alle famiglie italiane, abbiamo intensificato le iniziative promozionali lungo tutto l’anno, e abbiamo aumentato la selezione dei prodotti disponibili con consegne veloci e senza costi aggiuntivi. Infine, continuiamo a investire per far sì che il nostro negozio sia un luogo in cui i clienti possono continuare a fare acquisti con fiducia e dove il cliente è sempre tutelato dalla garanzia dalla A alla Z”.