La minaccia della guerra nucleare potrebbe essere più persistente di quanto si pensa. Dmitry Muratov, premio Nobel per la pace, ha spiegato in un’intervista alla BBC che “Due generazioni hanno vissuto senza la minaccia di una guerra nucleare“, ma “questo periodo è finito. Putin premerà il pulsante nucleare o no? Chi lo sa? Nessuno lo sa. Non c’è una sola persona che possa dirlo con certezza“. Dall’inizio dell’invasione in Ucraina, più volte si è parlato di escalation e di conflitto nucleare, e in Russia la propaganda sta facendo particolare leva sulle persone.
“Vediamo come la propaganda di stato stia preparando le persone a pensare che la guerra nucleare non sia una brutta cosa” ha spiegato alla BBC Dmitry Muratov, in quanto “sui canali televisivi qui, la guerra nucleare e le armi nucleari sono promosse come se pubblicizzassero cibo per animali domestici“. In particolare, svela che mentre il resto del mondo osservava la guerra in Ucraina i propagandisti russi hanno tenuto discussioni sulle capacità nucleari di Mosca sulle proprie piattaforme: lo scorso maggio, gli ospiti di un programma televisivo russo hanno chiacchierato su quanto tempo ci sarebbe voluto prima che un missile balistico raggiungesse Londra, Parigi o Berlino. A gennaio, un conduttore televisivo russo avrebbe definito “obiettivi legittimi” Francia, Polonia e Germania, da colpire per aver fornito armi all’Ucraina.
Guerra nucleare, “in tv si parla di tsunami nucleare contro USA: così i russi sono pronti”
Dmitry Muratov, Nobel per la Pace nel 2021 e caporedattore del quotidiano Novaya Gazeta, critico nei confronti del Cremlino, descrive i cittadini russi come “irradiati dalla propaganda” grazie alla televisione, ai giornali e ai social media. Sentito dalla BBC, ha spiegato che il governo russo “annuncia: ‘Abbiamo questo missile, quel missile, un altro tipo di missile’”, in pratica “parlano di prendere di mira la Gran Bretagna e la Francia; sullo scatenare uno tsunami nucleare che spazza via l’America. Perché dicono questo? In modo che le persone qui siano pronte” alla guerra nucleare.
Come riferisce il portale Fortune, nel mese di settembre Novaya Gazeta è rimasta una delle ultime testate giornalistiche indipendenti in Russia, che in passato ha visto l’assassinio di diversi giornalisti a causa della natura del loro lavoro. A oggi, la testata è stata privata della licenza mediatica e di fatto vietata. Nel 2022, Dmitry Muratov ha messo all’asta la sua medaglia Nobel per raccogliere fondi per i bambini rifugiati ucraini, raccogliendo oltre 100 milioni di dollari.