L’Fbi spiò Ivana Trump per almeno due anni. È quanto emerge dalle carte rese pubbliche dall’agenzia Blooomberg, secondo le quali Ivana Trump fu al centro di indagini segrete della divisione di controspionaggio dell’Fbi mentre era ancora sposata con Donald Trump, allora immobiliarista. Bloomberg, ha avuto accesso a tali documenti appellandosi al Freedom of Information Act, apprendendo anche a insospettire l’Fbi siano state alcune frequentazioni della donna. I nomi, però, sono stati coperti con omissis per motivi di sicurezza nazionale e per non rivelare le proprie fonti
Sulla questione è intervenuto anche il giornale ceco Prague Daily Monitor, secondo cui a compromettere la reputazione di Ivana Trump potrebbe essere stata la sua indisponibilità ad aiutare i dissidenti e gli esuli dei regimi comunisti dell’Est europeo. Il dossier su Ivana Trump contiene 900 pagine, di cui 190 sono quelle diffuse al momento. Nell’estate 2022, Bloomberg chiese all’Fbi tutte le informazioni archiviate su Ivana Trump, dal momento che il diritto alla riservatezza dei dati decade alla morte della persona interessata. L’anno scorso, infatti, Ivana Trump è morta all’età di 73 anni a causa delle gravi ferite riportate dopo essere caduta dalle scale della sua casa. In seguito alla richiesta di Bloomberg, l’Fbi ha ammesso di aver indagato sul suo conto in seguito ai rapporti di informatori.
Ivana Trump spiata da Fbi per due anni: sospetti legami con la Russia?
L’indagine dell’Fbi su Ivana Trump sarebbe iniziata il 14 febbraio 1989, alla vigilia del crollo del muro di Berlino e della caduta dei regimi comunisti, producendo un dossier di 900 pagine. Nella giornata di ieri, 29 marzo 2023, l’Fbi su ingiunzione del tribunale ha reso pubbliche le prime 190 pagine e ha assunto l’impegno a rilasciare entro trenta giorni le altre 710 pagine ripulite dalle informazioni che devono restare segrete.
Ivana Zelnickova, campionessa di sci cecoslovacca naturalizzata statunitense, è stata moglie del magnate Donald Trump dal 1977 al 1992. La coppia viaggiò per la prima volta a Mosca e San Pietroburgo nel 1987. Secondo ex agenti del Kgb, la Russia avrebbe considerato per quarant’anni Donald Trump un patrimonio prezioso per il modo in cui indeboliva le istituzioni statunitensi. Tra gli episodi controversi della presidenza Trump, la rivelazione forse involontaria di segreti di Stato al ministro degli Esteri russo nel 2017, ma anche la pubblica dichiarazione di credere maggiormente al presidente Vladimir Putin rispetto ai servizi di intelligence statunitensi. L’Fbi però si difende: nessuno di questi episodi avrebbe a che fare con le indagini su Ivana Trump.