La metformina previene il Long Covid? Il farmaco per il diabete di tipo 2, approvato negli anni ’90, potrebbe essere efficiente contro i sintomi a lungo termine del virus. A dimostrarlo, come riportato dal Time Magazine, sono state alcune ricerche preliminari effettuate nei mesi scorsi, che hanno scoperto che alcuni farmaci possono ridurre la possibilità di sviluppare la malattia se assunti poco dopo aver contratto l’infezione.
Lo studio, che non è stato ancora sottoposto a revisione paritaria, ha mostrato che gli adulti in sovrappeso o obesi che hanno assunto metformina quando avevano il Covid-19 hanno avuto possibilità ridotte di oltre il 40% di sviluppare i sintomi del Long Covid rispetto a coloro che non hanno assunto il farmaco. I ricercatori pensano che, essendo negli Stati Uniti gran parte della popolazione sovrappeso, le stime possano essere attendibili anche su un campione più ampio. I risultati “rappresentano un buon segnale” ma “è ancora presto per raccomandare l’assunzione di un medicinale in modo preventivo”, hanno voluto però ribadire i co-autori della ricerca.
Metformina previene Long Covid? C’è anche il Paxlovid
La metformina però non è l’unico farmaco che secondo gli ultimi studi potrebbe prevenire il Long Covid. Una alternativa che gli esperti stanno prendendo in considerazione è il Paxlovid, un antivirale autorizzato per il trattamento di Covid-19 per le persone ad alto rischio di malattie gravi, compresi gli anziani e le persone con patologie preesistenti. I ricercatori hanno scoperto che le persone in questa categoria che hanno assunto il farmaco entro cinque giorni dal test positivo avevano il 26% in meno di probabilità di avere sintomi della malattia sei mesi dopo.
Anche in questo caso, però, è difficile ipotizzare un utilizzo preventivo e diffuso. Sia il Paxlovid che la metformina sono sicuri, ma presentano possibili effetti collaterali tra cui problemi gastrointestinali, dolori muscolari e retrogusti sgradevoli, oltre a problemi più rari ma più gravi. Inoltre, Paxlovid interagisce con diversi farmaci comuni, che i pazienti potrebbero dovere sospendere durante il trattamento.