L’inchiesta sul caso Juventus per quel che concerne le plusvalenze e le irregolarità nei bilanci del club bianconero si arricchisce di nuovi dettagli in merito ai rapporti con le altre società e, in particolare, con il Sassuolo: la Guardia di Finanza di Torino, infatti, è entrata in possesso di alcune mail che smaschererebbero i presunti affari illeciti dei piemontesi. Il loro contenuto, in base a quanto segnalano gli investigatori al procuratore aggiunto Marco Gianoglio e ai pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello, come riportato da Il Fatto Quotidiano, evidenziano la possibile esistenza di accordi “non depositati e non resi pubblici” dalle due parti.
Al centro dello scambio di comunicazioni ci sarebbero i trasferimenti di due giocatori, ovvero Merih Demiral (approdato dai neroverdi ai bianconeri a giugno del 2019) e Hamed Traoré (acquistato dagli emiliani nello stesso periodo). “Tali accordi avrebbero generato in capo alla Juventus impegni di natura economico-finanziaria i cui effetti non sarebbero stati rilevati nei relativi bilanci”, viene denunciato in uno dei documenti dell’inchiesta. Per il primo, in particolare, ci sarebbe stato già un accordo per la cessione ai bianconeri al momento dell’arrivo in Emilia Romagna e, in particolare, un “diritto di opzione in favore dei piemontesi per acquisire il calciatore a titolo definitivo” (ciò che avvenne) e un “obbligo a rimborsare i neroverdi 4 milioni entro il 31 luglio indipendentemente dall’esercizio dell’opzione”. Il sospetto degli inquirenti è che questa cifra sia stata inclusa nei 18 milioni dell’accordo.
Juventus, mail smascherano accordi segreti per plusvalenze: coinvolti Demiral e Traoré
Le mail che smascherano gli accordi segreti tra la Juventus e il Sassuolo sono datate 30 gennaio 2019 e a comunicare sono i dirigenti bianconeri Fabio Paratici, Federico Cherubini, Cesare Gabasio e Maurizio Lombardo. Il primo nel tardo pomeriggio scrive: “Mi sta chiamando l’agente del calciatore (Demiral, ndr). Posso dire di andare a firmare? Prima vorrei che il documento fosse firmato da loro (dal Sassuolo, ndr). Fatemi sapere”. La richiesta però non sarebbe andata a buon fine.
Questa la risposta di Cherubini: “Il Sassuolo sta modificando delle cose non rilevanti a detta loro e poi ci rimanda tutto. Chiedono possibilità intanto di far firmare tutti i documenti al giocatore perché non vogliono perdere tempo. Fammi sapere se possiamo autorizzarli ad andare”. Paratici a questo punto è cauto: “Dì a Trimboli di non firmare sino a quando per te non è ok”. La fumata bianca è poi arrivata. Un altro scambio di mail, successivamente, ci sarebbe però stato nei giorni dell’esercizio dell’opzione e dunque del trasferimento di Demiral ai bianconeri, il 13 giugno 2019. “Il Sassuolo vuole 16 milioni e non 12 perché dicono che i 4 sono dovuti a priori… Parliamone”, scriveva Paratici agli altri dirigenti.