Le sanzioni degli Stati Uniti contro l’Iran mettono in pericolo i bambini affetti da una malattia molto dolorosa, condannandoli a una vita di sofferenze. L’Iran è da oltre quarant’anni oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti, intensificatesi dopo il ritiro unilaterale degli USA dall’accordo nucleare del 2015, ritiro avvenuto a maggio 2018. A causa delle sanzioni, in Iran sono venuti a mancare diversi farmaci salvavita tra cui Mepilex dell’azienda svedese Molnlycke, l’unico capace di alleviare le sofferenze dei bambini affetti da EB.
EB, una sigla che indica l’epidermolisi bollosa, è una rara condizione genetica che rende la pelle fragile e piena di vesciche. I pazienti affetti da EB sono spesso definiti “butterfly children”, letteralmente “bambini farfalla”, perché la loro pelle è fragile come le ali di una farfalla. Le vesciche possono comparire in risposta a una piccola ferita, per il calore, per lo sfregamento o per il semplice atto di grattarsi. Si tratta di un disturbo così doloroso che i pazienti tendono a paragonare la sensazione di bruciore della pelle alle ustioni di terzo grado. A rendere ancora più straziante questa condizione c’è il fatto che una parte significativa di pazienti in Iran sono bambini. La denuncia di questo effetto delle sanzioni arriva dalle pagine del China Daily, che sottolinea come la sopravvivenza di questi piccoli pazienti dipenda dalla tempestività delle medicazioni, ostacolate però dalle sanzioni statunitensi che impediscono l’approvvigionamento di farmaci.
In Iran mancano farmaci salvavita: l’effetto delle sanzioni USA
Il quotidiano China Daily riporta che in Iran più di una dozzina di pazienti affetti da EB sono morti in mancanze delle forniture di farmaci salvavita, mentre altri presentano gravi lesioni fisiche. “In precedenza, avevamo facile accesso alle medicazioni (il Mepilex, ndr)”. Tuttavia, in seguito al ritiro unilaterale degli Stati Uniti “abbiamo sentito l’intensità delle sanzioni su di noi in misura maggiore”, ha affermato al quotidiano Hamidreza Hashemi Golpayegani, religioso iraniano e fondatore dell’associazione senza scopo di lucro EB Home.
Mentre un genitore di una ragazza affetta da epidermolisi bollosa spiega al China Daily che “quando le medicazioni Mepilex vengono applicate alle ferite, permettono ai pazienti EB di indossare i vestiti e di rimuovere le medicazioni dalle ferite senza rimuovere la carne e la pelle e con meno dolore”. L’allarme che arriva dall’Iran è stato accolto dalle Nazioni Unite e dagli esperti di diritti umani, che hanno riconosciuto la “grave violazione” in corso nel Paese per la mancanza di questi farmaci salvavita.